L’AQUILA- Sono due i focolai dell’incendio divampato nel primo pomeriggio di ieri nei pressi della cava Cona, l’ex discarica dell’Aquila dove ogni giorno venivano portate dai compattatori alcune tonnellate di rifiuti. Non ci sono tuttavia certezze che il rogo sia stato appiccato da ignoti, sia stato cioè di natura dolosa. Lo ha detto ancora oggi il direttore regionale della Protezione civile, Silvio Liberatore, che ieri ha coordinato l’intera operazione di spegnimento, aggiungendo che le operazioni di spegnimento sono state tempestive insieme agli interventi dei mezzi aerei.
Sembra di capire che esistano dubbi sull’origine dolosa del rogo. Allora di che sos’altro può essersi trattato?
“Le fiamme si sono sviluppate in punti facilmente raggiungibili, vicini alla sede stradale. Dunque si può ipotizzare anche una disattenzione da parte di ignoti che si sono trovati a passare nella zona. Col caldo asfissiante che fa, basta un mozzicone di sigaretta a provocare un incendio. Se poi l’incendio è stato davvero doloso, lo vedremo al termine degli accertamenti in corso, ma per ora non possiamo dirlo.
Le squadre antincendio sono arrivate sul posto appena venti minuti dopo l’allarme. Tutti hanno riconosciuto che è stato un intervento tempestivo che è valso a scongiurare il peggio.
“Senza dubbio è stato così. Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale dello Stato, Vigili Urbani, volontari dell’’Ana (l’Associazione alpini ndr) hanno agito in perfetto sincronismo. Vorrei tuttavia sottolineare che tutta l’operazione è stata diretta dalla Protezione Civile perché così prevede la legge. E’ una prerogativa fondamentale che purtroppo non emerge. Insomma vorrei che fosse chiaro che è la Regione ad avere la competenza su questi particolari tipi di intervento all’Aquila come altrove”.
Ma era operativo anche personale del Comune e dell’Asm.
“Senza dubbio. Al Comune abbiamo chiesto personale per la sorveglianza, questa notte, della zona della Cona dove si è sviluppato l’incendio. L’Asm ha mandato due uomini. Noi ne abbiamo inviati dodici. Ed è giusto che ciò emerga, perché le operazioni di spegnimento richiedono grande impegno ai singoli e non è giusto che siano ignorati”.
Intanto questa mattina la Protezione Civile, in una nota, afferma che il rogo risulta spento e che nella zona continuano a operare le squadre antincendio della Protezione civile. In particolare : ‘Gran Sasso Soccorso’ con 3 volontari; ‘Croce Bianca’ con 4 volontari; ANA ‘Michele Jacobucci’ con 3 volontari; ‘ANA Aquila degli Abruzzi’ con 4 volontari ; ‘Gran Sasso Soccorso’ con 3 volontari ; ‘Aquile Bianche’ con 4 volontari. Partecipano alle operazioni uomini del Corpo Forestale dello Stato e del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco.
IANNI:”INSTALLARE TELECAMERE LUNGO RECINZIONE EX DISCARICA”
Ed ecco una nota del consigliere comunale del Pd Sergio Ianni.“Qualche anno fa l’incendio della pineta di San Giuliano, giorni fa l’incendio della pineta di Roio, oggi l’incendio in località la Cona.
Questi episodi, che fanno riflettere, ci impegnano sempre più a tenere alto il controllo del territorio. Quando ieri sono arrivato sul posto mi sono immediatamente reso conto che l’incendio della Cona, poteva avere dimensioni maggiori e conseguenze disastrose poiché si è sviluppato a pochi metri dall’ex discarica, che per quanto bonificata e sigillata presenta sempre il pericolo per la presenza di biogas.
Questo pericolo è stato evitato grazie al tempestivo intervento di uomini e mezzi del Corpo Forestale, dei Vigili del Fuoco e tanti volontari della Protezione Civile che appena scattato l’allarme si sono portati sul posto e con l’aiuto di due elicotteri, uno della Forestale e l’altro dei Vigili del Fuoco hanno domato l’incendio in poco tempo.
Per questo voglio ringraziare pubblicamente e di cuore il Corpo Forestale, i Vigili del Fuoco ed i volontari della Protezione Civile. Inoltre, con la presente propongo all’Amministrazione Comunale di installare delle telecamere lungo la recinzione perimetrale dell’ex discarica, allo scopo di sorvegliare oltre la discarica tutta la zona boschiva circostante.
Faccio presente altresì della necessità di predisporre un progetto di bonifica, recupero e valorizzazione del’intera zona, fino a pochi anni fa luogo di passeggiate fuori porta”.