L’AQUILA – Il bando è stato mandato in Gazzetta Ufficiale, è ormai probabile la data di venerdì 7 settembre, ma non è escluso un rinvio a martedì della prossima settimana. Lo slittamento di qualche giorno è stato causato dalla mancanza di invio delle delibere di alcuni Comuni dell’area del cratere che delegano alla Commissione interministeriale RIPAM lo svolgimento della procedura concorsuale.

Dai palazzi romani trapela l’incertezza sull’adesione di tutti i comuni, per questo motivo è stato messo in campo un piano alternativo:due versioni del bando fino a giovedì.

Uno per 228 posti con possibilità di estensione a 300, l’altro direttamente per 300 posti. Il Ministro ha detto:”Non possiamo attendere le delibere di tutti i comuni, procediamo comunque”. E Formez ha trovato l’espediente giuridico per non bloccare l’iter concorsuale.

Una cosa è certa, il bando è ormai pronto e porterà, come previsto dai commi 5 e 6 dell’art. 67 ter del D.L. 22 giugno 2012 n. 83 (Gestione ordinaria della ricostruzione), nell’area del cratere aquilano all’assunzione di 300 unità di personale a tempo indeterminato, necessarie alla gestione ordinaria della ricostruzione.
A questo punto cambia anche ‘road map’ prevista dal Formez per lo svolgimento del concorso.

Intanto questa mattina si registrano le prese di posizione dell’ex commissario Gianni Chiodi, di Fabio Frullo della Uil Funzione pubblica e della segreteria regionale della Cisl. Chiodi ha scritto una lettera al ministro Barca chiedendogli che le prove selettive del concorso riguardino soprattutto la ricostruzione in maniera da garantire chi vi ha già lavorato. Molto negativo il giudizio di Frullo il quale afferma che se non cambierà qualcosa la ricostruzione sarà bloccata da una pioggia di ricorsi che renderà nullo il concorso. La Cils afferma di ritenere il concorso un’opportunità, ma che i precari non sono garantiti. Ma ecco di seguito i tre comunicati.

CHIODI A MINISTRO, LE PROVE SELETTIVE RIGUARDINO SOPRATTUTTO LA RICOSTRUZIONE

Rompe il silenzio e dopo giorni di “polemiche e prese di posizione poco utili alla causa dei molti ragazzi che hanno servito lo Stato ferito dal terremoto del 2009”, il Commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi invia una nota al Ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca volta a tutelare l’esperienza e le professionalità di tutti il personale impiegato nelle strutture del commissario per l’emergenza prima, e di quello della ricostruzione poi, includendo, tra essi, anche coloro che sono stati e ancora sono al servizio di comuni, province e altri soggetti impegnati a vario titolo nella ricostruzione.

“Sono perfettamente cosciente – scrive il Commissario Gianni Chiodi – che oggi non possono essere ripetute le vie percorse in altre occasioni ove al cessare della situazione di emergenza si è provveduto a stabilizzare tutte e la stragrande maggioranza selle professionalità impiegate. D’altro canto – prosegue – la ricostruzione avrà bisogno di professionalità elevate, in grado di cogliere e vincere la sfida complessa e duratura della ricostruzione”.

Il Commissario decide di intervenire, come per l’emendamento al decreto sviluppo e le correzioni proposte in sede dei redazione delle intese per la costituzione degli uffici speciali, a valle delle polemiche e lo fa confidando sull’attenzione del Governo nel riconoscere “l’impegno di mesi intensi e difficili della vita professionale di molti lavoratori a servizio di una causa importante per il loro Paese e per la loro terra”.

Per questo, prosegue Chiodi: “si potrà valutare l’opportunità che le prove potranno anche non avere contenuti generali, bensì riguardare in modo robusto, anche se non esclusivo, materie e argomenti propri della ricostruzione. Tutto ciò può essere fatto – prosegue – salvaguardando il diritto di tutti coloro che aspirano a lavorare per la ricostruzione, compresi coloro che oggi non lo fanno, ad esclusivo futuro vantaggio della qualità della stessa. In tal modo, credo, si potrebbe consentire ai tanti lavoratori oggi in giusta tensione, di essere più sereni nell’affrontare il concorso”.
“Sono certo, che la loro volontà non sia quella di imporre corsie preferenziali, ma solo di vedere giustamente riconosciuto l’impegno di mesi intensi e difficili della loro vita professionale.

Quanto suggerito – conclude il Commissario – lascerà il giusto spazio a chi, seriamente, vuole impegnarsi per lavorare nelle strutture deputate alla ricostruzione, potendone in primis beneficiare la cittadinanza della città dell’Aquila e degli altri centri dell’Abruzzo da ricostruire”.

UIL SU “CONCORSONE”, A RISCHIO LA RICOSTRUZIONE

“L’avventura del “concorsone”, vero e proprio “colpo di genio” ideato dal Governo- dice l’Uil- rischia di essere la vicenda piu’ triste e pericolosa del dopo terremoto. A rischio, infatti, non c’e’ solamente la tutela dei livelli occupazionali di questa citta’, che sicuramente non brilla per opportunita’ lavorative, ma anche la stessa ricostruzione che rischia di essere paralizzata da una procedura che, come ormai tutti hanno capito, sara’ inficiata dagli inevitabili ricorsi amministrativi”.

E’ quanto afferma in una nota Fabio Frullo, segretario regionale della Uil-Fpl. “Infatti – ha aggiunto – le procedure concorsuali devono rispettare tutte le norme di riferimento, dalla Costituzione alla concertazione sindacale, dalla cd. “riforma Brunetta” alla mobilita’ obbligatoria e la loro inadempienza puo’ portare anche alla nullita’ di diritto del concorso.

Punti caratterizzanti che invece di essere onorati sono stati volutamente elusi. I ritardi sulla pubblicazione del bando, che doveva esserci prima il 14 agosto, poi il 28 agosto, poi ancora il 4 settembre e oggi tra 15 giorni, la dicono lunga sui punti deboli della procedura. E allora, dal 1 gennaio 2013, avremo una situazione drammatica visto che i precari avranno visto in quella data il contratto scaduto e la procedura concorsuale bloccata dai tanti ricorsi o, nel migliore dei casi, ancora non conclusa con una conseguenza reale e cioe’ che nessuno piu’ potra’ portare avanti le pratiche della ricostruzione”.

“Il Comune dell’Aquila – ha detto sempre il segretario regionale Uil-Fpl – e quelli del cratere rischiano allora la paralisi totale che difficilmente potra’ essere evitata con le parole rassicuranti di qualche ministro che appaiono come delle vere e proprie dichiarazioni d’inconsapevolezza. Il futuro della citta’ andava garantito anche attraverso la continuita’ occupazionale del precariato perche’, cosi’ come si e’ pensato di provare una procedura “in deroga” alla legge, si sarebbero potute trovare soluzioni legittime che avrebbero garantito la permanenza delle attuali forze lavorative, cosi’ come si e’ fatto in situazioni analoghe a quelle dell’Aquila.

Un vero e proprio pasticcio istituzionale nel quale tutte le forze di governo hanno una parte di responsabilita’ e che rischia di creare un dramma senza precedenti non solamente per il futuro dei tanti lavoratori precari ma anche per una citta’ che, economicamente e socialmente, stenta ancora a ripartire. Si pensi allora a una proposta, Nuova e Forte che sia in grado di dare risposte vere ai lavoratori e all’intera citta’ e non si assecondino scelte sbagliate in partenza, questo e’ il principale compito della politica”.

LA CISL: “BENE IL CONCORSO, MA VANNO GARANTITI I PRECARI”

 “La Cisl è contraria a perdere un’occasione di avviamento al lavoro stabile, che un concorso pubblico può rappresentare per molti giovani aquilani. Per questo, vanno aumentati i posti disponibili nell’ambito del concorsone, che cade in un momento di particolare emergenza, in una provincia piegata dal sisma del 6 aprile 2009. All’interno di questo discorso è giusta la richiesta di tutela da parte di chi già ha operato negli uffici della ricostruzione ed, in particolare, di chi ha già sostenuto prove selettive per l’avviamento al lavoro. Anche in relazione a questo discorso occorrerebbe fare massima chiarezza poiché tutti sanno che esiste personale precario, all’interno del comune dell’Aquila, che svolge il proprio servizio da più di dieci anni”. E’ la posizione condivisa dal Segretario Cisl della provincia dell’Aquila, Paolo Sangermano, e dal Segretario regionale Fp-Cisl, Elvezio Sfarra, in relazione al concorsone per 300 posti di lavoro al comune dell’Aquila, nell’ambito della ricostruzione.

LA RISERVA DEL 50% DEVE ESSERE AUMENTATA

“La tutela prevista dal concorsone nei confronti dei precari, ovvero la riserva del 50 per cento dei posti messi a concorso”, sottolineano Sangermano e Sfarra, “non garantisce l’intero numero degli stessi. E’ evidente che il concorso, così come strutturato attualmente, ha questo punto di caduta. Nel passaggio previsto a breve, con il ministro Barca, lo sforzo della parti sociali dovrà essere quello di tentare una modifica al concorso e un aumento del numero dei posti disponibili, che garantisca i precari e consenta, nello stesso tempo, a nuove professionalità l’accesso al mondo del lavoro. In un Paese dove il problema della disoccupazione giovanile è marcato e dove non mancano tanti neolaureati professionalmente validi, va data la possibilità, a chi finora non l’ha avuta, di cimentarsi in una prima esperienza nel panorama lavorativo”.

IL PUNTEGGIO AL PERSONALE OPERANTE E’ GIA’ UNA TUTELA

La Cisl ribadisce che “il punteggio da assegnare al personale già operante nell’amministrazione comunale rappresenta di per sé una prima tutela, che ovviamente non può essere sufficiente anche se va sottolineato che il concorsone deve costituire un’occasione per tutti coloro che, avendo le giuste caratteristiche, possono accedere in modo stabile al mondo del lavoro”. “Va aperta una discussione”, concludono Sangermano e Sfarra, “sulla situazione complessiva della emergenza post-terremoto che, per essere adeguatamente affrontata, necessita di uno  sforzo maggiore e di una gestione chiara e trasparente della ricostruzione”.

MORGANTE A ROMA PER SITUAZIONE PRECARI E NUOVA GOVERNANCE

Il Capo di segreteria del Commissario per la Ricostruzione, l’avvocato Antonio Morgante incontrerà questa mattina, presso gli uffici di Largo Chigi, il Capo di Gabinetto del Ministro Barca, Alfonso Celotto per discutere le possibili misure da mettere in campo per accelerare il passaggio alla nuova governante ed evitare lo stallo di alcuni servizi.

L’avvocato Morgante porterà anche, brevi manu, la lettera che Chiodi ha mandato questa mattina al Ministro Barca, con la proposta di inserire nei quiz preselettivi domande che riguardino soprattutto la ricostruzione. “Faremo il possibile – dice Morgante – per tutelare l’esperienza e le professionalità di quanti hanno lavorato nella ricostruzione dal 2009 ad oggi”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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