L’AQUILA-“Non vi è stata alcuna chiusura della caccia, prendiamo atto del provvedimento del Ta che comunque non inficia la validità del calendario venatorio”. Lo ha dichiarato l’assessore alla Caccia, Mauro Febbo in merito al decreto del Tar che ha accolto la domanda cautelare relativa al ricorso presentato contro il calendario venatoriodal WWF e dagli Animalisti italiani. “Per quanto riguarda la tutela delle specie Spec – prosegue Febbo – il calendario, eccezion fatta per le specie quaglia e tortora, ha previsto l’apertura al 30 settembre, attenendosi alle indicazioni della Guida Ispra. Per la caccia nei siti della rete ‘Natura 2000’ , la Regione Abruzzo ha già comunque previsto misure di protezione aggiuntive rispetto al restante territorio regionale.
“CACCIA POSSIBILE NELLE AREE DELL’ORSO”
Infine, in relazione alla caccia nelle aree di presenza dell’orso individuate dal Patom (organismo che progegge l’orso marsicano), si sottolinea come il Patom stesso non escluda l’esercizio dell’attività venatoria ma indichi solo le modalità di caccia ritenute incompatibili con la presenza dell’orso: sulla scorta di tali indicazioni la Regione ha seguito un percorso in base al quale ha recepito le indicazioni tecniche formulate ed ha individuato modalità di caccia compatibili con la presenza dell’orso.
“Nell’area subequana – precisa Febbo- ricade l’unica Zona di limitazione istituita in Abruzzo, ma le limitazioni imposte dal Tar, che ricordiamo essere solo estremamente prudenziali, riguardano anche gli altri siti “sensibili” come le aree di presenza dell’orso e i Sic che insistono sul territorio regionale e sono chiaramente individuati con cartografie pubblicate sul sito della Regione.
VALIDE LE SCELTE DELLA REGIONE
“Siamo sicuri che la validità delle scelte operate dalla Regione sarà verificata nell’udienza del 26 settembre in occasione della quale verrà dimostrata e documentata l’attenzione prestata ad un tema sensibile come quello del prelievo venatorio nella “regione verde d’Europa”, caratterizzata dalla presenza di specie protette e in alcuni casi uniche come appunto l’orso marsicano. Ad ogni buon conto – conclude Febbo – ci si attiene al decreto TAR ribadendo che non vi è stata chiusura della caccia ma sospensione fino al 26 settembre della caccia a quaglia e tortora e nei siti della rete Natura”.