Ieri, presso la base operativa avanzata di Farah, ha avuto luogo la cerimonia che ha sancito l’assunzione del comando della Task Force South da parte del Colonnello Riccardo Cristoni, comandante del 9° reggimento alpini dell’Aquila. All’evento hanno partecipato il Comandante del Regional Command West e della Brigata alpina Taurinense – generale di brigata Dario Ranieri – le massime autorità locali afgane e i rappresentanti delle forze USA che operano nell’area.
Il 9° reggimento alpini, alla quinta missione in Afghanistan, ha sostituito il reggimento cavalleggeri Guide (19°), guidato dal colonnello Francesco Paolo D’IANNI, che dopo sei mesi in terra afgana rientra in Patria. Un impegno che arriva dopo un periodo di dura preparazione durante il quale gli alpini dell’Aquila hanno affinato il loro addestramento non solo dal punto di vista militare ma anche approfondendo la conoscenza della società afghana, per rispettarne gli usi e i costumi.
La missione si svolgerà nella zona ovest dell’Afghanistan, dove l’Italia ha la guida dell’intera regione, per un periodo di circa sei mesi, in un momento assai delicato quale e’ quello della transizione delle responsabilità dalle forze della Nato all’autorità governativa afgana. Il 9° reggimento Alpini non è nuovo alle missioni in Afghanistan, avendo già operato nel 2003 nell’ambito dell’operazione Enduring Freedom, per poi partecipare alle operazioni dell’International Security and Assistance Force (ISAF) della NATO dal 2005 ad oggi. L’unità possiede una lunga esperienza internazionale nella gestione di scenari di crisi: nel 1992-93 ha partecipato alla missione delle Nazioni Unite in Mozambico, dal 1997 in poi è stata attiva nei Balcani, assumendo un ruolo di rilievo nelle operazioni NATO di peacekeeping in Bosnia, Albania, Kosovo e Macedonia.