L’AQUILA – Dovrebbe aggirarsi sui 70mila euro, ma non e’ stato ancora quantificato con esattezza, il bottino della rapina, durata appena 9 secondi, messa a segno ai danni di un vigilante dell’istituto Metrosistemi che ieri sera stava per versare alla Banca di credito cooperativo abruzzese di via Verrotti, a Montesilvano, le cassette con gli incassi di alcuni benzinai.
L’uomo, Matteo Paolone, 32 anni, residente all’Aquila, si e’ trovato di fronte due uomini con il volto coperto da passamontagna. Uno era armato di fucile, e gli hanno detto semplicemente “Getta la sacca”.
Dei due colpi esplosi uno lo ha raggiunto alla mano sinistra e i pallini gli sono stati estratti nel corso di una operazione. Alcuni pallini lo hanno colpito al volto e alla testa.
E’ ricoverato in Ortopedia, a Pescara, con una prognosi di 45 giorni e potrebbe perdere la funzionalita’ di alcune dita. I carabinieri della compagnia di Montesilvano hanno ascoltato il vigilante e molti testimoni che parlano anche di una terza persona, che guidava la macchina usata per il colpo.
Probabilmente il terzo complice indossava una maschera, essendo inespressivo. L’auto e’ stata ritrovata gia’ ieri sera dai militari dell’Arma sempre a Montesilvano.
E’ risultata rubata nel teramano. L’altro colpo esploso, invece, ha raggiunto il furgoncino.
I SINDACATI, OCCORRE LAVORO PIU’ SICURO
“Ancora una volta ci troviamo a commentare gravissimi episodi che coinvolgono le Guardie Giurate e gli Istituti di Vigilanza sul nostro territorio, l’ultimo accaduto ieri con un assalto ad un portavalori della Metrosistemi, in cui Matteo Paolone è rimasto seriamente ferito colpito da proiettili di arma da fuoco, mentre cercava di proteggere se stesso e i valori che aveva in custodia”.
E’ quanto dichiara in una nota Luca Ondifero, della Filcams-Cgil di Pescara. “E probabilmente, come spesso accade – aggiunge – si solleverà un coro di solidarietà, provenienti da più parti, nei confronti delle guardie giurate che lavorano e che rischiano la vita ogni giorno, ogni notte, per portare a casa 1000 euro al mese. Troppe volte abbiamo assistito ad attentati, agguati, sparatorie, che coinvolgono le guardie giurate, e in alcune occasioni si sono registrati dei morti, ciononostante questi lavoratori continuano a rischiare la vita e non si registrano idonee misure per poter rendere più sicuro il lavoro”.
Per Ondifero si tratta di “un settore che vive mille difficoltà, dove sono presenti diverse aziende che non sono in regola con i dipendenti, con gli stipendi, con gli orari spesso massacranti, anche di 13-14-15 ore al giorno. Un settore, come altri, dove vengono aggiudicati appalti con offerte al massimo ribasso i cui effetti sono il risparmio da parte dei committenti, e il mancato rispetto dei salari, degli orari, delle norme contrattuali, dei costi di previdenza e sicurezza, da parte degli istituti aggiudicatari degli appalti, e le conseguenze vengono pagate dai lavoratori.
Auspichiamo che tutti gli enti preposti al controllo, ognuno per quanto di propria competenza, prendano in seria considerazione il settore della Vigilanza Privata e le condizioni degli operatori, e si evitino dichiarazioni di circostanza che, una volta spenti i riflettori sull’ennesimo fatto di cronaca, restino solo parole. La FILCAMS CGIL, ma anche le altre sigle sindacali – conclude Ondifero – da tempo cerca di tutelare i lavoratori del settore, ma non sempre si registrano le dovute attenzioni dalle Istituzioni coinvolte, forse è arrivato il momento?”.