L’AQUILA- Alla vigilia dell’apertura dell’anno accademico, gli studenti universitari non ancora hanno avuto notizie sulla possibilità di usufruire di autobus gratuiti. Il governo, dicono, tace. Come tace il ministro Fabrizio Barca inviato da Monti all’Aquila per gestire i problemi del post sisma. E’ appena il caso di dire che Barca si sta rivelando una delusione come dimostrano i problemi irrisolti della ricostruzione che rischia di bloccarsi per le incertezze a livello governativo. Tornando agli studenti, non possiamo non rilevare che hanno ragione da vendere, come dimostra, del resto, la loro lettera.

L’ALLARME DELL’UDU

“Dall’anno accademico 2009/10- dice la lettera- gli universitari aquilani hanno potuto usufruire del servizio di trasporto extra urbano su gomma diretto e gratuito che ha permesso a molti di seguire le lezioni ovviando alle difficoltà post sisma e quindi alla carenza di alloggi disponibili. Durante l’incontro del 27 Giugno scorso, tra l’Unione degli Universitari, esponenti del Comune dell’Aquila e della Regione Abruzzo, la dottoressa Carla Mannetti ci ha assicurato un avanzo, dai fondi inizialmente stanziati, di una somma che avrebbe consentito, dal punto di vista economico, di proseguire il servizio di autobus diretti gratuiti anche per l’anno accademico 2012/2013. 

LA NOTA DELLA REGIONE E IL SILENZIO DI BARCA

“Conseguentemente- continua la lettera- in una nota del 23 Luglio inviata dalla Regione al Ministro Barca si faceva richiesta di un atto normativo che permettesse di proseguire con il trasporto dedicato gratuito per gli studenti universitari.
Ma da allora da parte del Ministro c’è stato solo silenzio e a oggi, con l’attività didattica che si appresta a iniziare, siamo stati solo “rassicurati” e liquidati con un ministeriale: “Gli universitari hanno diritto a questo servizio e non saranno cavilli burocratici a interromperlo”.
Alle parole seguano i fatti, che attendiamo da luglio, e non inutili slogan propagandistici. 
L’Unione degli Universitari chiede che si provveda immediatamente a costruire le norme e gli atti necessari affinché il servizio di trasporto extra-urbano possa riprendere, dimostrando con i fatti e non solo a parole che si crede in una città universitaria”.

 ALLEGHIAMO LA NOTA DELLA REGIONE DEL 23 LUGLIO

 

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