L’AQUILA – Presso il San Donato Golf Resort & Spa di Santi di Preturo, in provincia dell’Aquila, si è svolto nel fine settimana un convegno focalizzato sul turismo territoriale.
“Il turismo è una priorità per l’Aquila”: è il coro unanime quello che è arrivato dalle istituzioni, dagli imprenditori del settore e dagli esperti e tecnici presenti nel corso di questo fine settimana al convegno intitolato “Dal marketing del territorio allo sviluppo economico: Turismo, sport, cultura e spettacolo nell’Abruzzo aquilano”.
Tra i relatori Antonio Cicchetti, in veste di promotore dell’iniziativa e “padrone di casa”, il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e il suo assessore con delega al Turismo Lelio De Santis, presidente e vice della Provincia Antonio Del Corvo e Antonella Di Nino, il vice presidente del Consiglio regionale Giorgio De Matteis, il consigliere di amministrazione della Rai Rodolfo De Laurentis, il presidente del Parco del Gran Sasso Arturo Diaconale e quello del Parco Nazionale Velino Sirente Simone Angelosante. L’incontro è stato moderato dal vice Direttore di Rai 2 e conduttore di Voyager Roberto Giacobbo, che da tempo ha scelto proprio il territorio dell’Alto Aterno per i suoi momenti di relax.
Nella sua relazione introduttiva, il Prof. Matteo Caroli, ordinario di Marketing della LUISS Guido Carli ed esperto sui temi del marketing territoriale, ha riportato esempi di eccellenza nazionali e internazionali, offrendo gli ingredienti della ricetta per il rilancio del territorio Aquilano attraverso il turismo, lo sport, lo spettacolo e la cultura. Tra gli esempi citati Torino, trasformata nell’immaginario collettivo da città industriale a città della cultura e del turismo e che, anche grazie alla spinta delle Olimpiadi, ha superato quest’anno per la prima volta Napoli nell’incoming turistico.
I partecipanti alla tavola rotonda hanno accettato la sfida di contribuire alla ricomposizione di quel puzzle di elementi che può rappresentare l’inizio di un piano strategico per il turismo Aquilano. In qualche modo, direttamente o indirettamente, tutti i presenti hanno contestato il rapporto del professore Antonio Calafati che, arrivato qualche giorno fa in città insieme al ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca, ha bocciato il turismo come volano di sviluppo, invitando a puntare su servizi, università e ricerca. Tutti gli intervenuti hanno però messo in evidenza come anche questi elementi devono entrare essere compresi in un piano strategico di rilancio economico e sociale della città, università compresa.
Per Cialente l’obiettivo principale “è intercettare un turismo diverso da quello ‘mordi e fuggi’ che non lascia risorse sul territorio” e al primo cittadino ha fatto eco De Santis: “non accettiamo lezioni da professori arrivati da Roma che non conoscono le nostre realtà”.
Del Corvo ha manifestato la sua disponibilità a sostenere le strategie che saranno messe in campo attraverso i fondi dei Pit, mentre la Di Nino ha sottolineato anche l’importanza dello sport e dei grandi eventi sportivi dilettantistici come le maratone. E dalla Provincia, grazie all’Assessore alla Mobilità De Liris, sono stati presentati anche i primi progetti di sviluppo di un percorso cicloturistico nell’Alto Aterno.
Gli imprenditori, come Luca Lallini (Campo Felice), hanno sottolineato l’assoluta esigenza di avere le istituzioni pubbliche al fianco dell’investimento privato; la farraginosità della burocrazia è il primo ostacolo da abbattere per sviluppare il turismo a L’Aquila.
Arturo Diaconale ha messo in evidenza quello che è il principale “assett” del territorio aquilano: un territorio incontaminato che non ha eguali nel nostro Paese.
Secondo De Matteis, è necessario puntare su “micro impresa, servizi agli studenti e, naturalmente, turismo”; quello di cui c’è bisogno è progettualità, che permetta di acquisire fondi e finanziamenti che sono presenti e disponibili.
Giacobbo, dal canto suo, ha detto a chiare note che nel territorio dell’Aquila non mancano le cose da valorizzare, a partire dalle evidenze storiche: “da altre parti d’Europa – ha detto Giacobbo – con il 10% di realtà storica e il 90% di leggenda (vedi per esempio Stonehenge) sono in grado di attirare 1 milione di turisti l’anno. L’Aquila e il suo territorio hanno il 90% di storie autentiche ma non sono in grado di valorizzarle.
Cicchetti, nel concludere l’incontro, ha sottolineato l’importanza di “fare sistema” e di progettare il futuro possibile partendo dalle realtà di un territorio ricchissimo, in cui l’offerta turistica va progettata guardando la domanda “potenziale” oltre quella attuale e ponendo attenzione agli investimenti per la comunicazione.