L’AQUILA – Il Tribunale dell’Aquila, ha condannato a tre anni di reclusione, Diego De Angelis, nell’ambito del crollo dell’edificio di via Generale Francesco Rossi all’Aquila, in cui nella notte del 6 aprile sono morte 17 persone.
Nell’ambito dello stesso processo sono stati assolti con formula piena Davide De Angelis ed Angelo Esposito. L’ingegnere aquilano era accusato di omicidio colposo, lesioni e disastro colposo e la Procura aveva chiesto la condanna a quattro anni di reclusione. Diego De Angelis fu direttore dei lavori e amministratore del condominio. Nel crollo della palazzina, l’ingenere ha perso anche uno dei figli.
Alla base della tragedia ci sarebbe stata la ristrutturazione del tetto che sarebbe stata appesantito ignorando le conseguenze che ci potevano essere sotto il profilo della tenuta sismica con i carichi maggiori. Tra le altre contestazioni, nell’ambito dei reati di omicidio colposo, lesioni e disastro colposo, mancate misurazioni di adeguamento statico ed omissioni riguardanti i collaudi. Tutte incolpazioni, ritenute frutto di negligenze.