HERAT – Le forze di sicurezza afghane hanno concluso con successo nei giorni scorsitre operazioni,svoltesi con il sostegno dei militari italiani e delle forze speciali di ISAF in provincia di Farah, nel settore meridionale del Regional Command West comandato dal generale Dario Ranieri.
Nel corso dell’operazione ‘Separ’,terminata ieri nel distretto di Bakwa, un’unità del 606° Corpo dell’esercito afghano ha tratto in arresto tre uomini sospettati di appartenere a una cellula di insorti coinvolta nel piazzamento di bombe rudimentali lungo le strade del distretto. L’operazione – durata undici ore e svoltasi con il sostegno di circa 100 militari italiani – è stata pianificata e condotta dalle forze locali in partnership con gli alpini del 2° reggimento che costituiscono, insieme ad assetti del 32° genio e del 232° trasmissioni, la Task Force South-East comandata dal colonnello Cristiano Chiti.
Sempre ieri, nel distretto di Bakwa, un’operazione condotta da unità speciali afghane assistite da forze speciali di ISAF ha consentito di arrestare altri quattro individui indicati come facenti parte di un gruppo di insorti presenti nella zona. L’attività ha portato anche al sequestro di 48 kg di oppio e di un ingente arsenale di armi e munizioni che sono state distrutte sul posto.
Nei giorni precedenti, l’operazione denominata ‘Kardak IV’, guidata nel distretto di BalaBoluk dalle forze di sicurezza afghane, aveva portato all’arresto di quattropersoneindiziate di aver partecipato ad attacchi contro le forze locali e internazionali, e al sequestro di un notevole quantitativo di armi, munizioni e oppio. All’operazione, durata 48 ore, hanno preso parte 400 militari afghani appartenenti al 207° corpo dell’Esercito, al 606° della polizia e al Direttorato Nazionale per la Sicurezza, supportati da un plotone della 9^ compagnia bersaglieri su blindati ‘Dardo’ e un plotone della 108^ compagnia alpini di stanza a BalaBoluk unitamente ad assetti speciali del genio, tutti inquadrati nella Task Force South su base 9° alpini,al comando del colonnello Riccardo Cristoni.
Nel corso dell’ultimo mese, anche grazie all’attività congiunta delle forze afghane e italiane, nella provincia di Farah il trend degli attacchi per mezzo di IED – gli ordigni esplosivi improvvisati – risulta essere in diminuzione.