L’AQUILA- E’ fermo il ‘no’ delle imprese alla decisione del governo di mettere fine al contributo agevolato par la ricostruzione dell’Aquila e sostituirlo col contributo diretto, un sistema di finanziamento che potrebbe causare ritardi nell’erogazione anche di un anno e mezzo, con conseguente blocco dei cantieri e dei lavori. Perciò è durissimo il presidente dell’Ance Gianni Frattale col ministro Fabrizio Barca e la nuova governance della ricostruzione. “Finora-dice- ci hanno venduto fumo.  I finanziamenti di cui parlano lui (Barca ndr) e Mancurti  sono virtuali. Finora non s’è visto ancora un euro e non siamo più disposti a farci prendere in giro con annunci e promesse”.  E per dimostrare che gli imprenditori vogliono fare sul serio, Frattale dice che domani, lunedì, non andranno all’incontro coi tecnici del governo fissato per mezzogiorno. “Farò soltanto gli onori di casa come m’impone il dovere di ospitalità dal momento che la riunione si tiene nella sede dell’Ance, ma nulla di più. Questi signori devono sapere che non siamo più disposti a tollerare oltre”. E conferma, il presidente dell’Ance, che questa decisione sarà ratificata nel vertice, fissato sempre per domani all’Ance, tra tutte le associazioni imprenditoriali. “Noi non sappiamo come andrà a finire, ma vogliamo saperlo. Il governo continua a fare promesse. Le cifre messe in giro sono soltanto virtuali. Barca parla di quasi 5 miliardi, ma sono soldi teorici. Una cosa soltanto è certa: i lavori sono fermi e le imprese non possono andare avanti”. Che la situazione sia di estrema gravità è anche l’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano a dirlo, il quale aggiunge che “una soluzione va comunque trovata”. Di Stefano boccia anche lui il contributo diretto: “In questo modo- spiega- saremmo costretti a trattare anno per anno le risorse che il governo destinerà alla ricostruzione. Così i tempi si allungherebbero. Non possiamo accettare una cosa del genere. Ma ritengo che la partita non sia chiusa e che il governo possa rivedere la propria decisione di non ricorrere più al contributo agevolato”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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