L’AQUILA – Da un lettore che ci chiede di mantenere l’anonimato riceviamo e pubblichiamo una missiva inviata al ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca:”Gent.mo Sig. Ministro, con riferimento alle dichiarazioni rilasciate da Lei durante l’incontro con i giovani precari del comune dell’Aquila, svoltosi in occasione della “Perdonanza Celestinana” del 28 Agosto scorso a L’Aquila, disponibile a questo link:
Lei dichiara, testualmente:
“…centocinquanta di voi (precari dell’Aquila, ndr) non saranno in gara, perchè passare l’idoneità (i test preselettivi, ndr) vuol dire non essere in gara…”
Da ciò si evince che, come già più volte dichiarato, la metà dei posti disponibili messi in bando di concorso (150 posti su 300) sono riservati ai precari attualmente lavoratori presso i pubblici uffici del territorio aquilano.
Pare dunque, dalla Sua dichiarazione che, per l’accesso a questi 150 posti di lavoro i concorrenti precari dovranno affrontare (e superare con esito favorevole) solamente i test preselettivi e non le ulteriori 2 prove successive (scritto e orale).
Per gli altri 150 posti a disposizione Le chiedo se tutti gli altri “precari aquilani” potranno concorrere ugualmente insieme a tutti gli altri concorrenti italiani che hanno presentato regolare domanda di partecipazione.
In altre parole gradirei capire se, successivamente alla fase preselettiva, che si svolge in queste ore a Roma, verranno redatte due graduatorie distinte: una riservata ai soli 150 precari aquilani che avranno superato positivamente le preselezioni ed un’altra riservata a tutti gli altri concorrenti (dunque escludendo tutti gli altri precari).
Volendo ulteriormente chiarire: è plausibile l’ipotesi che possa verificarsi che i 300 posti messi a bando dal concorso verranno integralmente ricoperti dai “precari aquilani” o è comunque garantita la soglia del 50% per tutti gli altri concorrenti professionisti italian? Ad oggi, 30 Novembre, non ho avuto ancora risposta”
FORMEZ:”BUONA LA PERFORMANCE DEI CONCORRENTI GIA’ IMPEGNATI NELLA RICOSTRUZIONE”
Intanto il formez comunica che le domande di partecipazione al Concorso sono state 36.726. La partecipazione totale alle prove di preselezione è stata di 21.564, pari al 58,7%, molto più alta della media nazionale dei concorsi pubblici, grazie anche al limitato intervallo di poco più di 3 mesi tra l’uscita del bando e l’esecuzione delle prove, ed al servizio costante di assistenza fornita ai candidati .
Il numero di candidature idonee è pari a 3.179 (56% uomini, 44% donne), con l’ammissione di 179 candidature oltre i 3.000 previsti, per via dell’ammissione di molti candidati con punteggio ex-aequo. Il numero delle idoneità di coloro che hanno operato nella ricostruzione è pari al 19,5 % del totale.
I numeri dei candidati che già hanno operato nella ricostruzione
Il numero delle domande presentate da oltre 750 candidati che hanno dichiarato di poter accedere alla riserva prevista dal bando per chi aveva operato per oltre un anno nel processo di ricostruzione (la documentazione che attesta i requisiti previsti dal bando deve essere ancora consegnata e verificata), era pari a 2.384, con una effettiva successiva candidatura pari a 2008 (84%).
Il numero di queste candidature che ha raggiunto l’idoneità è pari a 619, con una percentuale di idoneità pari al 31% a fronte di una percentuale del 13% registrata per gli altri concorrenti; anche il punteggio medio dei candidati idonei dichiaratisi “riservisti” è risultato superiore alla media generale. In tutti i profili concorsuali la quota dei candidati che hanno già operato nella ricostruzione supera significativamente la quota di riserva.