L’AQUILA- Ma quali soldi. Non avrebbe preso un euro il direttore generale della Provincia Walter Angelo Specchio arrestato tre giorni fa nell’ambito di un’inchiesta della magistratura aquilana per presunte mazzette e regalie che avrebbe ricevuto per gli appalti della messa in sicurezza delle scuole di Avezzano e Sulmona. Con Specchio sono finiti in manette un imprenditore e il suo rappresentante legale mandati entrambi agli arresti domiciliari. Dunque nessuna tangente, nessun regalo e meno che meno donnine. E’ quanto avrebbe detto lo stesso Specchio al proprio avvocato, secondo quanto riferisce il quotidiano ‘Il Centro’, durante un incontro nel carcere di Castrogno a Teramo dove il dirigente della Provincia dell’Aquila è rinchiuso dal giorno del suo arresto. Intanto, secondo quanto si è appreso, Specchio, che si incontrava con donne compiacenti (oggi si parla anche di una minorenne, ma la circostanza dev’essere verificata) nell’auto della Provincia, sarà interrogato questa mattina dal magistrato che conduce l’inchiesta Giuseppe Romano Gargarella. E sempre secondo le ultime indiscrezioni, nei suoi confronti sarebbe stata aperta un’altra indagine per un appalto da 7 milioni dire.
Intanto il presidente della Provincia Antonio Del Corvo, starebbe pensando di sostituire il dirigente colsindaco di Avezzano Di Pangrazio.
LA VICENDA, COME E’ COMINCIATA TRE GIORNI FA
Tre persone sono state arrestate dai Carabinieri del Ros dell’Aquila con l’accusa di corruzione, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, peculato, abuso di ufficio e falso ideologico in atti pubblici, nell’ambito dell’inchiesta sull’assegnazione degli appalti per le opere di ristrutturazione e messa in sicurezza post sisma delle scuole abruzzesi (fuori cratere) di Avezzano e Sulmona.
Gli arrestati sono Valter Angelo Specchio direttore generale della provincia dell’Aquila, Giancostantino Pischedda, procuratore speciale di una impresa di costruzioni con sede a Cagliari (aggiudicataria della gara di appalto per messa in sicurezze e ampliamento del liceo scientifico Vitruvio Pollione di Avezzano), Franco Rossano Palazzo, legale rappresentante di una societa’ di impianti tecnologici con sede a Foggia. Per Specchio e’ stato disposto il carcere mentre gli altri due sono agli arresti domiciliari.
L’attivita’ dei carabinieri del Ros dell’Aquila, e dei militari del nucleo di polizia tributaria delle Fiamme gialle dell’Aquila, ha accertato che il Direttore generale, attraverso la redazione di atti ideologicamente falsi, in contrasto anche con altre amministrazioni, (Struttura tecnica di missione, Stm, del Commissario per la ricostruzione post-terremoto, Corte dei Conti, Autorita’ di vigilanza sui lavori pubblici) avrebbe avvantaggiato alcune societa’, arrecando gravi danni al denaro pubblico destinati alle ristrutturazioni degli edifici scolastici post-terremoto e piu’ in generale alla ricostruzione del territorio provinciale.
Sempre gli investigatori hanno scoperto come Specchio avesse utilizzato beni materiali della Provincia dell’Aquila, per fini personali, arrecando anche in questo caso danno all’Ente stesso ed ottenuto vantaggi personali da parte del Pischedda. Infine al Segretario generale della Provincia gli inquirenti contestano l’aver conferito in affidamento diretto alla societa’ di impianti tecnologici di Palazzo il servizio di monitoraggio online dei lavori in corso al Pollione di Avezzano che in realta’ non e’ mai entrato in funzione.
Mentre scriviamo la sede della Provincia all’Aquila è oggetto di una perquisizione da parte della Guardia di Finanza e degli agenti della Polizia di Stato che stanno controllando e prelevando materiale dai singoli uffici. Il pesronale viene fatto attendere fuori della sede
AL DIRETTORE “DIVERSIVI” ANCHE CON DONNE
Nell’ordinanza di cusotdia cautelare che stamane ha portato tra gli altri in carcere il direttore generale della Provincia dell’Aquila, Angelo Valter Specchio, (detenuto nel carcere di Teramo), composta di 135 pagine, c’è un capitolo dedicato sull’utilizzo della Bmw serie “5” di proprieta’ dell’Ente, che il dirigente avrebbe fatto per scopi personali, recandosi con donne a Roma, nelle Marche, in vari ristoranti, in concerti, per prelevare un’amica e recarsi in albergo sulla riviera romagnola e per farsi accompagnare da due ragazze all’aeroporto di Fiumicino (Roma) luogo in cui partiva in vacanza alla volta di Palma de Maiorca
“COSI’ SPECCHIO ACCETTAVA REGALI”
Secondo i carabinieri del Ros, i finanzieri del Nucleo di polizia Tributaria e gli agenti dello Sco della Questura, tutti dell’Aquila, le investigazioni hanno evidenziato come l’ingegnere Specchio “si rendesse disponibile ad accettare regalie offerte dall’impresa Pellegrini per il tramite del suo “procuratore speciale”, impegnato nei lavori post-sima del Liceo “Vitruvio Pollione” di Avezzano (L’Aquila). In particolare – si legge nell’ordinanza di cusotdia cautelare – il 12 giugno all’interno della Bmw in uso allo Specchio e’ stata registrata una conversazione nel corso della quale lo stesso direttore generale della Provincia dell’Aquila anticipa alla romena ‘Lena’, dedita alla prostituzione che trascorreranno qualche giorno in Sardegna presso l’albergo “Le Dune””. A curare il soggiorno di Specchio, lo stesso procuratore speciale della societa’ Pellegrini “prenotandogli la struttura ricettiva, sostenendo le spese di noleggio dell’autovettura utilizzata dallo Specchio per i suoi spostamenti privati in Sardegna”.
“SPESE PAGATE A UNA CITTADINA ROMENA”
“L’albergo – si legge sempre nell’ordinanza – risulta essere stato pagato in contanti dalla donna di Sopeccio, circostanza probabilmente adottata da Specchio per evitare la tracciaibilita’”. Secondo gli investigatori il pagamento sarebbe stato fatto dal Pischedda (procuraore speciale della ditta Pellegrini) il quale avrebbe consegnato il denaro alla donna, che appare quale intestataria della ricevuta del resort. Gli accertamenti eseguiti dagli agenti di polizia di frontiera di Cagliari-Elmas, hanno evidenziato che le spese di noleggio dell’auto utilizzata dalla coppia sono state liquidate dal Pischedda e che lo stesso Specchio aveva soggiornato presso la struttura ricettiva “presso la camera numero 9 con la cittadina romena, alla quale Specchio ha pagato le spese di viaggio di andata e ritorno per la Romania, consegnando cash 2 mila euro e nel corso della sua permanenza all’estero ha inviato altri 1.500 euro tramite Western Union”.
IN CORSO ALTRE PERQUISIZIONI
Altre perquisizioni sono in corso nelle abitazioni delle tre persone arrestate con l’accusa di corruzione, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, peculato, abuso di ufficio e falso ideologico in atti pubblici. Si tratta di Valter Angelo Specchio direttore generale della provincia dell’Aquila, Giancostantino Pischedda, procuratore speciale di una impresa di costruzioni con sede a Cagliari (aggiudicataria della gara di appalto per messa in sicurezze e ampliamento del liceo scientifico Vitruvio Pollione di Avezzano), Franco Rossano Palazzo, legale rappresentante di una societa’ di impianti tecnologici con sede a Foggia. Per Specchio e’ stato disposto il carcere mentre gli altri due sono agli arresti domiciliari
“Anche per me è stato come un fulmine a ciel sereno- ha detto l’assessore provinviale Mauro Fattore- ho appreso la notizia questa mattina e ancora non riesco a capire quali siano inm effetti le contestazioni. Dipende forse dal fatto che, da dopo il terremoto, mi occupo in prevalenza delle scuole dell’Aquila. Nella sede della Provincia è arrivato da poco il presidente Antonio Del Corvo.
12 LE SCUOLE SU CUI SI INDAGA PER I LAVORI
Le scuole finite sotto la lente di ingrandimento da parte della magistratura aquilana sono: il Liceo scientifico “Vitruvio Pollione”, il Liceo classico “Alessandro Torlonia”, l’Istituto d’arte “Vincenzo Bellisario”, L’Ipsaa “A. Serpieri”, L’Itc “Galileo Galilei”, il Liceo pedagogico “benedetto Croce”, tutti di Avezzano, l’Itc/Itg “A De Nino”, L’istituto d’arte “G. Mazara”, il Liceo socio pedagogico e delle scienze sociali “G.B. Vico”, il Liceo scientifico “E. Fermi” ed infine ilcentro provinciale formazione professionale, questi ultimi di Suloma. Interventi per la ricostruzione e ripristino della funzionalita’ quantificati in 30 milioni di euro circa.
Nell’ambito dell’attivita’ investigativa e’ stato accertato come la Provincia dell’Aquila, quale Ente attuatore all’affidamento dei lavori aveva predisposto dei verbali “di somma urgenza”, per l’esecuzione di ulteriori opere di adeguametno sismico in nuovi locali provvisori che avrebbero dovuto ospitare gli alunni degli istituti interessati ai lavori. Interventi che nel Comune di Avezzano si aggiravano in oltre 4 milioni di euro, nonostante i presidi degli istituti interessati e altri soggetti istituzionali avevano individuato soluzioni alternative non onerose. Principio di razionalizzazione che sarebbe stato osservato per gli istituti di Sulmona.
Altra contestazione sollevata dagli investigatori l’erogazione di un milione di euro circa per il pagamento dei fitti di locazione dei locali che hanno ospitato gli alunni degli istituti oggetto degli interventi. Per gli investigatori “non era possibile adottare la procedura della “somma urgenza”, basata tra l’altro da falsi verbali, procedura che tra l’altro con contempla la sistemazione provvisoria (cosiddetta ospitalita’) degli studenti. Per il Pollione poi, era stata adottata la decisione di demolire parte dell’edificio e ricostruirlo ex novo, mentre la restante parte, era stata adeguata dal punto di vista sismico.
Per la sistemazione provvisoria degli studenti – si legge nell’ordinanza – veniva allestito un campo di moduli prefabbricati provvisori, che ospitavano 62 aule per un totale di 1.500 studenti, sull’area retrostante l’edificio scolastico dell’Itis Maiorana. Una decisione che ha determinato per la Provincia un importante onere finanziario poiche’ per i soli lavori di sistemazione dell’area per la sistemazione dei mouli provvisori, la spesa quantificata era stata di 600 mila euro circa. A tale somma – prosegue l’ordinanza – andava aggiunta quella derivante dalla spesa per il noleggio dei moduli pari a 160 mila euro circa e le spese di locazione degli uffici di presidenza e amministrativi, ospitati presso i locali della parrochhia “Madonna del Passo” per un canone pari a 5 mila euro per il solo periodo 19 settembre 2011, 31 luglio 2012″.
SEQUESTRATI FLOPPY DISK E ASSEGNI A SPECCHIO
Sono terminate poco fa le perquisizioni nelle due abitazioni, una a Roseto e l’altra nella frazione aquilana di Santi di Preturo, di proprieta’ del Direttore generale della Provincia dell’Aquila, Angelo Valter Specchio, arrestato stamane nell’ambito di una inchiesta portata avanti dalla Procura della Repubblica dell’Aquila, sul “Piano di messa in sicurezza, edifici ad lata frequentazione scolastica di Avezzano e Sulmona”. Gli inquirenti hanno portato via diversi floppy disk e matrici di assegni.
Terminata anche la perquisizione avvenuta nel proprio ufficio, presso l’Ente Provincia dell’Aquila, in via Monte Cagno. Specchio (agli arresti nel carcere di teramo) insieme a Giancostantino Pischedda e Franco Rossano Palazzo, (entrambi ai domiciliari) sono accusati a vario titolo di corruzione, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, peculato, abuso d’ufficio, falso ideologico in atti pubblici. Alle indagini dei sostituti mancini, D’Avolio e Gallo, hanno preso parte i carabinieri del Ros dell’Aquila, i militari del Nucleo di polizia tributaria delle fiamme gialle del capoluogo abruzzese e gli agenti del servizio criminalita’ organizzata (Sco) della Questura dell’Aquila.
PEZZOPANE, AVEVAMO CHIESTO CHIAREZZA
“Sulla vicenda della messa in sicurezza delle scuole avevamo chiesto chiarezza in piu’ occasioni. Avevamo il sospetto che la gestione fosse stata opaca. Ora la magistratura fara’ il suo corso”. Lo afferma la consigliera provinciale del Pd, Stefania Pezzopane. “Va evidenziato, pero’ – agiunge – che ogni nostra sollecitazione ad una maggiore trasparenza e’ sempre caduta nel vuoto e voglio pubblicamente denunciare che la richiesta, fatta piu’ volte, della documentazione delle procedure eseguite non e’ mai stata corrisposta. Le carte non ci sono mai state date. Ci siamo appellati anche al Prefetto, ma neanche questo e’ servito per avere la documentazione. Piu’ volte – rciorda – avevamo denunciato che qualcosa non stava funzionando nella vicenda dei fondi per le scuole. Visto che la politica non ha voluto far chiarezza, dovra’ farlo la magistratura. A tal proposito nell’ultimo Consiglio provinciale la maggioranza ha approvato un corposissimo debito fuori bilancio, per circa 5 milioni di euro sempre relativo alla messa in sicurezza delle scuole. Il Presidente Del Corvo e’ chiamato a sospendere immediatamente le funzioni di Specchio”.
PD ANNUNCIA ‘FORTE INIZIATIVA POLITICA’
Il Pd della Provincia dell’Aquila esprime – si legge in una nota del partito – la piu’ viva preoccupazione per i gravissimi fatti che stanno emergendo a seguito di quanto disposto dalla Magistratura nei confronti del direttore generale della nostra Provincia. Il Partito Democratico per tramite del suo gruppo provinciale aveva chiesto chiarezza e trasparenza sugli atti amministrativi dei progetti relativi alla messa in sicurezza delle scuole senza ricevere esaustive riposte. In nome di questi principi , nell’interesse della collettivita’ e soprattutto per la sicurezza degli studenti il PD – annuncia la nota – si impegna a definire insieme al gruppo consiliare provinciale ed ai suoi dirigenti regionali e nazionali una forte iniziativa politica e chiede una riflessione da parte di tutte le forze in campo anche a sostegno degli studenti del liceo Pollione di Avezzano affinche’ presto, possano riprendere e concludersi i lavori di ricostruzione dell’Istituto.
TOTO (FLI): FARE CHIAREZZA SU RICOSTRUZIONE
“La vicenda dell’arresto del direttore generale della Provincia dell’Aquila su affari riguardanti la ricostruzione post-terremoto è la plastica rappresentazione di quanto abbiamo paventato da lungo tempo, anche in alcune interrogazioni parlamentari”. Lo dichiara il vice coordinatore nazionale di Fli, Daniele Toto, che aggiunge: “L’avvenimento, al di là delle responsabilità da accertare, si registra in quelle zone d’ombra, durante la fase della ricostruzione, non diradate da una classe politica regionale distratta o, almeno di fatto, complice”. “Si intravedono – continua l’esponente di Fli – anche le responsabilità del precedente governo, recentemente marchiato dalla stampa straniera di inettitudine nella ricostruzione”.
“Da parte di chi aveva ruoli rilevanti in quella compagine ci si attenderebbe prudenza e pudore maggiori piuttosto che andirivieni in Abruzzo, a tagliare nastri e inaugurare monumenti. Da parte nostra attendiamo che la magistratura, coraggiosa e competente e alla quale va il nostro plauso, faccia piena luce sulla gestione delle questioni legate al sisma, in questi anni”, conclude Toto.