L’AQUILA – ”Incapapaci di ricostruire, gli amministratori aquilani pensano a distruggere. L’Aquila ha retto al terremoto del 6 aprile 2009 , ma rischia di cadere sotto i colpi di una politica miope e ottusa, che, pur di cancellare un passato che non condivide per motivi ideologici, ha deciso di procedere alla demolizione del palazzo dell’ex-INAIL, unico tra gli edifici costruiti durante il Ventennio ad aver subito lesioni di lieve entità durante il sisma, nonostante fosse sottoposto a vincolo”. E’ quanto afferma Simone Laurenzi, coordinatore abruzzese di CasaPound Italia, annunciando la conferenza “L’Aquila Fascista”, in programma venerdì 7 dicembre, alle ore 18:30 presso la sede dell’associazione in Viale della Croce Rossa 75.


“Durante la conferenza, che vedrà la partecipazione di relatori altamente qualificati quali lo storico Francesco Marrella e l’architetto Paolo Camaiora – spiega Laurenzi -, ripercorreremo la storia della rivoluzione urbanistica realizzata da Adelchi Serena, che ha impostato l’attuale impianto della città, dotandola di opere di edilizia popolare e di vitali strutture pubbliche di utilità sociale, quali la piscina comunale e lo stadio di calcio ‘Tommaso Fattori’. Opere, queste, non solo dal valore storico-architettonico universalmente riconosciuto, ma anche frutto di una cultura dell’efficienza e del rispetto delle regole tale da reggere incredibilmente bene al sisma del 6 aprile, che ha invece inflitto danni gravissimi a edifici di assai più recente edificazione. Un’opera straordinaria che gli attuali amministratori locali vorrebbero stravolgere o addirittura cancellare a colpi di decisioni palesemente assurde”.

 

 

 

 

 

 

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