L’AQUILA – Ha creato apprensione il comunicato sull’aumento delle variazioni di gas radon che Giampaolo Giuliani aveva segnalato sul sito della propria Fondazione venerdì sera alle 23. Solo su AquilaTv che lo aveva ripresoi, in poche ora, lo hanno letto oltre 10.000 persone. Il passa parola per notizie del genere è immediato tanto che ieri la nostra redazione è stata impegnata a rispondere a richieste di informazioni.
Non ce ne vorrà Giuliani ma il comunicato era un po’ contorto e, se l’intento NON era quello di allertare la popolazione, se ne poteva anche fare a meno e comunque, NON scrivere “un possibile evento di forte grado Richter (4.0-5.0)”. A cosa serviva se non ad allertare?
Ieri sera il dietrofront con un altro comunicato ufficiale, nel quale Giuliani lo studioso comunica che il “livello del del flusso di Radon osservato dalle tre stazioni in Abruzzo mostra una leggera flessione rispetto a quella osservata nella giornata di ieri, 14 dicembre, di circa 100-150 counts in meno sulla media. Attualmente il valore mostra un livello pari a 2700-3000 counts in sopra soglia.
Se la tendenza è destinata a diminuire osserveremo anche una diminuzione del numero dei terremoti e del grado sismico relativo allo sciame. Al momento, quindi, la situazione permane costante a quella precedentemente descritta, non sono evidenti anomalie che mostrino la possibilità di forti eventi per le prossime ore”.
Ma lo stato di allerta, secondo Giulianti, rimane invariato “almeno fino a quando la tendenza sull’incremento o decremento del livello del flusso di Radon osservato non mostri una evoluzione più determinata rispetto a quella attualmente osservata”.
Ripetiamo: non sono evidenti al momento eventi importanti, solo un normale rilascio dinamico legato allo sciame. Variazioni significative saranno comunque tempestivamente segnalate.
“MA IL RADON NON E’ ATTENDIBILE COME PRECURSORE SISMICO“
Esiste tuttavia una grossa divergenza tra le opinioni di Giuliani e la scienza ufficiale. Il ricercatore aquilano continua a ritenere il gas radon come un indicatore molto significativo della variazione di probabilità sismica. Gli scienziati, tutti gli scienziati, dagli americani, che monitorano continuamente la faglia di Sant’Andrea, ai giapponesi che controllano ogni giorno la variabilità sismica della zona circumpacifica, NON RITENGONO che il RADON SIA UN PRECURSORE SIMICO ATTENDIBILE. Dunque, par di capire, che ogni previsione basata sull’aumento del radon NON PUO’ E NON DEVE ALLARMARE. Vogliamo ricordarlo perché chi ci vede e ci legge tenga conto di queste considerazioni di carattere scientifico quando vengono diffuse notiizie che riguardano il terremoto, gli sciami sismici, le faglie attive o inattive e tutto il resto.
L’ALLERTA DI VENERDI’ 14 SULL’AUMENTO DEL RADON
“Dal 9 al 14 dicembre 2012, alle ore 22:00 -diceva la prima nota di Giuliani- le tre stazioni di monitoraggio in Abruzzo mostrano un costante incremento sull’andamento anomalo relativo alle variazioni del “rate” del flusso di Radon. Attualmente tale valore oscilla su un livello di 2800-3100 in conteggi oltre la soglia di normalità.
“Tali variazioni- aggiungeva- trovano riscontro nello sciame attualmente attivo sul territorio di Campotosto, per un raggio focale della zona epicentrale pari a circa 5 km. L’evoluzione del flusso di Radon, fino a questo momento osservato, non mostra la possibilità di un forte evento entro le prossime 12-16 ore.
“È possibile che forti variazioni nelle emissioni di Radon, osservate nel raggio d’azione della rete di monitoraggio per eventi locali, possano manifestarsi anche in 6-8 ore, per rilasciare entro le successive 6-24 ore un possibile evento di forte grado Richter (4.0-5.0). In tal caso ne daremo immediata comunicazione.
“È buona norma- concludeva la nota di Giuliani- mantenere attenzione sulla possibilità di rilascio eventi fintanto che le anomalie di Radon rimangono medio-alte, come in questi giorni. Si consiglia pertanto prudenza, attenzione e consapevolezza, in particolare nei territori interessati da sciami per un raggio, dal punto focale degli eventi, pari a 25-30 km.