L’AQUILA- Circolari Inps e Inail sospese fino al 31 gennaio prossimo. Ne hanno dato notizia il sindaco Massimo Cialente e il deputato Giovanni Lolli alle associazioni di categoria e ai sindacati, mentre ad ore dovrebbe essere approvato ore dal parlamento l’emendamento che eviterà alle imprese di dover pagare il 100% dei contributi sospesi a causa del terremoto. Sempre entro il 31 gennaio le imprese dovranno dimostrare che i danni subiti sono stati effettivamente provocati dal terremoto. E tutto dovrà essere garantito da una perizia fatta da persone autorizzate.
In questo provvedimento contenuto nella legge di stabilità del Governo, figurano anche altre 10 regioni oltre all’Abruzzo come Marche, Umbria, Molise e Puglia in quanto menzionate anch’esse nella “diffida” europea che chiede chiarimenti su alcuni aiuti economici dati per varie calamità.
LOLLI: “LAVORIAMO PER SCELTE GIUSTE”
Giovanni Lolli ha affermato che “si sta lavorando insieme alla associazioni di categoria per arrivare a scelte giuste” e ancora: “stiamo parlando di fare cose che avranno ricadute su persone quindi dobbiamo procedere con cautela”. Intanto, il sindaco Massimo Cialente ha ricordato la diffida al Governo e ai responsabili Inps ed Inail, così come il segretario provinciale Cgil Umberto Trasatti che ha affermato: “alcune aziende hanno trattenuto le mensilità dei lavoratori, tutti hanno diritto di riavere quei soldi indietro”.
Secondo indiscrezioni, fino all’altro ieri le regioni coinvolte che rientrano nell’emendamento non sapevano nulla. Ci saranno novità a riguardo, come una imminente conferenza Stato-Regioni per discutere sul da farsi e le associazioni di categoria aquilane stanno valutando la possibilità di incontrarsi con quelle delle altre regioni coinvolte. C’è infine l’opzione di fare causa all’Europa per questo provvedimento valutato come ingiusto e non corretto (L.P.).