L’AQUILA – Una bolletta salata del Progetto C.a.s.e. recapitata due volte: stessa cifra, stesse date, ma cambia il contribuente. Succede anche questo a L’Aquila post-sisma, come segnalato da un nostro lettore che preferisce mantenere l’anonimato. “Non voglio espormi, perchè in questa città ci devo continuare a vivere – dice – ma vi racconto tutto per evitare che capiti ad altri”. Un caso che ha anche l’aggravante di una raccomandata inviata a un creditore ormai deceduto da un anno, nonostante la comunicazione del decesso nel marzo 2012 prontamente effettuata dai familiari.
La seconda bolletta, posta sotto l’attenta analisi del comitato interCase si inserisce come un altro episodio davvero bizzarro. “Abbiamo ricevuto la stessa raccomandata due volte – ha spiegato – ieri ha bussato la postina ed è arrivata la seconda: stesso importo, stesse date. Eppure la prima rata era stata già pagata”.
Il cittadino dopo la morte del papà aveva chiesto il cambio di intestazione dell’abitazione. “Così, nella prima bolletta – ha spiegato – c’era l’importo (di 3.500 euro) intestato a mamma, nonostante fossi io l’intestatario del progetto C.a.s.e. Stesso importo e stesse date per la raccomandata del Comune dell’Aquila arrivata ieri pomeriggio: intestata a mamma e, con nostra sorpresa, con il codice fiscale di mio padre deceduto. Ovviamente abbiamo da tempo comunicato formalmente la morte”.
Con 7 mila euro di utenze in ballo la malcapitata famiglia (che sembra non essere l’unica con le bollette bis) è pronta ad approfondire la vicenda negli uffici comunali competenti e all’anagrafe. “Spero di risolvere al più presto questa storia – ha concluso il cittadino – c’è qualcosa che non va, ma soprattutto mi chiedo come sia possibile inviare la stessa bolletta e per di più a una persona che non c’è più”.