Bene, se il buongiorno si vede dal mattino si può dire che il parcheggio sotterraneo in Piazza Duomo sembra destinato a non vedere mai la luce. Lo ha detto con chiarezza il dibattito organizzato all’Ance dal Circolo della Stampa. Non lo vogliono, innanzitutto, i cittadini, non lo vogliono le associazioni ambientaliste, non lo vuole ‘Italia Nostra’ che ha annunciato una fiera opposizione, è malvisto dai negozianti che gestivano gli esercizi attorno alla Piazza prima del terremoto, non ha il consenso degli intellettuali e degli urbanisti (duro il commento dell’architetto Pierluigi Properzi) e sono perplessi gli stessi costruttori. Un paio di considerazioni su tutte: il parcheggio, che richiederà un finanziamento di 36 milioni di euro tutti privati, sarebbe un formidabile attrattore di traffico verso il centro cittadino dal momento che avrebbe a fianco una galleria commerciale di oltre 4.000 metri quadrati, mentre lo scavo da realizzare nell’ovale della piazza per interrare la struttura, comporterebbe la rimozione di oltre centomila tonnellate di detriti come ha rilevato Carlo Frutti, presidente dell’Associazione della Difesa del suolo. Ed è indicativa la posizione dei cittadini: prima la ricostruzione del centro storico, dicono, poi tutto il resto e, se del caso, anche il parcheggio che secondo alcuni di loro potrebbe anche essere, ipotesi irrealistica, “il mezzo per distogliere l’attenzione della gente dell’Aquila dalla ricostruzione mancata della città antica”.
A conti fatti, questa struttura, che secondo noi altererebbe i lineamenti urbanistici del centro cittadino senza risolvere i problemi come è avvenuto ad Ancona, piace soltanto al sindaco e alla sua maggioranza (ma non tutta). Un sindaco molto abile nel presentarla per la prima volta in un dibattito pubblico e che ha mostrato un’insospettata cautela dopo gli entusiasmi fatti trapelare all’esordio del progetto. Cauto al punto, Massimo Cialente, da avanzare la proposta di una consultazione molto ampia e quasi permanente, tale da coinvolgere l’intera città. Consultazione che è mancata, ricordiamo, quando si è trattato di realizzare il progetto del nuovo auditorium del Castello nonostante la posizione negativa delle associazioni ‘verdi’ e degli urbanisti che hanno bocciato la collocazione dell’opera “nel posto sbagliato nel momento sbagliato”. Stavolta il sindaco ci va coi piedi di piombo, anche perché, ha dovuto riconoscere, il progetto del parcheggio cozza con i vari ‘piani’ (urbanistico, strategico, energetico, della mobilità, della ricostruzione) presentati con grande enfasi dall’amministrazione. Se non si farà, questo parcheggio, sarà un gran bene. La Piazza, il Mercato come si chiamava una volta, è bene che resti quella che è, e che la pedonalizzazione del centro storico dell’Aquila, problema che pure esiste, si risolva in altro modo.
N.B. A proposito, il parcheggio riserverebbe 172 posti auto ai residenti che dovrebbero però comprarseli al costo di 40.000 euro l’uno più Iva. Ha ragione l’architetto Properzi quando dice di “temere” i doni, come appunto quello, infiocchettato, del parcheggio sotterraneo in piazza Duomo.