Elezioni amare per gli aquilani, tranne che per Enza Blundo ‘grillina’ della prima e dell’ultima ora. Per la città è un problema in più, quello di non essere rappresentati in maniera adeguata anche dal punto di vista numerico. Male soprattutto per il Pd che paga un pesante tributo al ‘Movimento 5 Stelle’. Non viene rieletto alla Camera il deputato uscente Giovanni Lolli parlamentare di riferimento del sindaco specie per i problemi della ricostruzione, e resta al palo Franco Marini figura storica del popolarismo aquilano ed ex vice presidente del Senato. Dovevano essere quattro i senatori del Partito Democratico, ma la vittoria del centrodestra in Abruzzo ha tagliato le gambe ai ‘democrat’, una débacle da cui si è salvata la sola Stefania Pezzopane. A Lolli, settimo della lista Pd, non è bastato il premio di maggioranza conquistato dal suo partito su scala nazionale alla Camera, né la campagna elettorale in ‘doppio’ con Stefania Pezzopane. La clamorosa affermazione dei grillini e la sorprendente risalita del centrodestra guidato da Silvio Berlusconi, non ha fatto scattare il settimo posto, e per Lolli è stata la fine della storia, almeno quella politica in parlamento.
E’ andata male, per non dire malissimo, a Giorgio De Matteis, osteggiato dall’establishment dell’Udc regionale (De Laurentiis, Menna, Di Giuseppantonio), ma forte del feeling con Casini . Per il vice presidente del Consiglio regionale, le elezioni sono state tutt’altra cosa. L’Udc è quasi scomparsa, i suoi soci del Fli volatilizzati, Scelta civica di Monti s’è presa tutto anche in Abruzzo. Ora De Matteis dovrà raccogliere i cocci e cercare di riattaccarli in vista delle regionali. Impresa difficile per chi, come lui, almeno un anno fa, aveva sfidato Massimo Cialente per la poltrona di sindaco dell’Aquila. Ora quei voti sono tornati all’ovile del Pdl che si sente tornato in piena corsa per le prossime elezioni regionali.
E’ andata male, ma in fondo si sapeva, a Luigi D’Eramo coraggioso leader della Destra che sperava nel ripescaggio previsto dalla legge elettorale per i partiti piccoli meglio piazzati. La Destra ha raccolto poco. I voti in uscita dal Pdl sono stati intercettati da Fratelli D’Italia, ma non hanno però garantito l’elezione all’assessore regionale Paolo Gatti nonostante l’éxploit in provincia di Teramo.
E’ andata bene invece alla ‘grillina’ Enza Blundo che passa dalla scuola al Senato. Un’elezione annunciata la sua, anche se avrà bisogno di fare molta esperienza per navigare nel mare agitato, ora più che mai, della politica italiana.