L’AQUILA- E’ scontro aperto tra il sindaco Massimo Cialente e il consigliere comunale Vincenzo Vittorini dell’Aquila che Vogliamo, il quale aveva rimproverato al primo cittadino di essere tornato in servizio alla Asl, sia pure a mezzoservizio, accusandolo di essere un ‘mezzo sindaco’ e di guardare al proprio tornaconto privato: “E’ evidente- ha detto Vittorini- che due legislature da deputato con stipendio di 12.000 euro al mese (per 7 anni fanno un milione di euro netti) non bastano per assicurare una pensione accettabile a un politico di tanto rango”.
E’ durissima la replica di Cialente. “Il dott. Vincenzo Vittorini- dice il sindaco- mi rivolge un pesantissimo e sguaiato attacco non politico ma sulla mia vita privata, con considerazioni nauseanti, da parvenu della politica.
“HO VERSATO 420MILA EURO AL PARTITO”
D’altronde, fino a pochi mesi fa badava solo ai fatti suoi ed oggi non può capire che si può vivere la politica come servizio non avendo, ad esempio, le categorie neanche per capire che in sette anni da deputato, più della metà dei miei compensi, per più di 420mila euro, sono stati da me versati, in modo convinto e con orgoglio, al mio partito, i democratici di sinistra, che con il contributo di tutti i suoi deputati, ha potuto fare politica tra gente, su tutto il territorio nazionale.
Dal 1990, data della mia prima elezione a consigliere comunale, tute le mie denunce dei redditi e per molti anni anche quelle di mia moglie, sono state sempre pubblicate.
“LA MIA VITA PRIVATA E’ UN LIBRO APERTO”
“La Città- continua Cialente- conosce da sempre la mia vita privata, chiara come un libro aperto, sino alle ultime denunce dei redditi che mi vedono ormai in fondo alle classifiche, cosa che non mi sconvolge più di tanto, avendo fatto io una scelta di vita che non considera i miei interessi personali.
Nel ribadire che il mio impegno è sotto gli occhi di tutti e dura da decenni, ritengo però a questo punto di dover fare una considerazione, su questo ennesimo isterico attacco del consigliere Vittorini.
Anche da medico credo che il dott. Vittorini, certamente per fatto reattivo, non sia molto presente a se stesso, non stia bene. Tutti noi lo stiamo aiutando con rispetto per le sue vicende personali, sopportando, ad esempio, i suoi scomposti atteggiamenti in commissione e ed in consiglio comunale, degni più di ridicole riunioni condominiali che di un’assise civica.
“VITTORINI COMINCIA AD APPROFITTARE DELLA NOSTRA PAZIENZA
”Pur nella comprensione del suo stato- conclude il sindaco dell’Aquila- mi sembra che in certi momenti cominci ad approfittare della nostra pazienza. Considerando anche la delicatezza della sua professione, ritengo che le persone a lui più vicine, dovrebbero porsi il problema di aiutarlo e farlo aiutare a superare questa fase così difficile.
Dico questo perché ritengo i suoi comportamenti assolutamente fuori luogo rispetto a quello che dovrebbe essere il suo livello culturale e la sua educazione”.