L’AQUILA- Sul crollo della Facolta’ di Ingegneria di Roio, ancora uno “scontro” tra perizie. Nel corso dell’udienza di oggi uno dei consulenti di parte, l’ingegnere Sugger, ha avallato l’operato dei tre progettisti Gian Ludovico Rolli, 79 anni, di Roma, Giulio Fioravanti, 67, di Roma, e Massimo Calda, 63 anni, di Bologna, finiti sotto processo. Secondo il professionista, i tre professionisti avrebbero eseguito tutto “a regola d’arte” e sempre per Sugger, “se ci sono state anomalie in fase di realizzazione della Facolta’, le stesse vanno contestate alla ditta che ha realizzato l’opera”. Dopo l’audizione del consulente di parte, il pubblico ministero, Fabio Picuti invocando l’articolo 507 del Codice di procedura penale, ha chiesto ed ottenuto dal giudice la possibilita’ di riascoltare il consulente del Tribunale, l’ingegnere Paolo Venditti di Avezzano (L’Aquila). Con l’accusa di disastro colposo e’ imputato anche l’ingegnere Carmine Benedetto, direttore di cantiere. Gli imputati sono accusati per avere redatto il progetto architettonico e variante dell’area di ingresso del corpo A in modo incompleto e carente, tra il 1988, quando fu assegnato l’incarico, e il 1994, periodo della realizzazione. Sotto processo anche l’ingegnere Ernesto Papale, 59 anni, di Roma, direttore dei lavori; Sergio Basile, 78 anni, e Giovanni Cecere, 82 anni, questi ultimi due collaudatori.
Crollo a ingegneria, pertito di parte “i progetti erano secondo le regole”
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