L’AQUILA- Ancora una nota molto dura sulle recenti assunzioni (23) all’Ufficio speciale per la ricostruzione, dopo quella di sei consulenti che il manager Aielli ha deciso di prendere a Roma non si capisce bene con quali criteri che trascurano L’Aquila e l’Abruzzo. Stavolta è Appello per l’Aquila a farsi portavoce di recriminazioni e accuse, mettendo in dubbio la liceità del provvedimento.
“Sulle 23 assunzioni a contratto nell’Ufficio Speciale- dice- la totale mancanza di pubblicità e quindi di trasparenza è, a dir poco, sconcertante.
L’avviso è nascosto tra le pieghe del sito del Comune dell’Aquila, tanto che è stato scoperto quasi per caso, e ha una scadenza di soli 10 giorni dalla data di pubblicazione.
Se si vuole selezionare il miglior personale possibile, invece, si dà ampia pubblicità e margini di tempo congrui per permettere a molti di partecipare!
“L’AMMINISTRAZIONE NON E’ CREDIBILE”
“Anche la nota dell’Amministrazione comunale –si aggiunge-in cui si dichiara di non essere a conoscenza delle nuove assunzioni non è per nulla credibile e offende l’intelligenza degli aquilani. Il consueto scaricabarile insomma a cui ormai nessuno crede più.
Dopo le rigide procedure del “concorsone” – preselezioni, varie prove scritte e orali – oggi per l’assunzione dei 23 tecnici è previsto il solo esame dei titoli e un eventuale colloquio. Insomma il massimo dell’opacità e della discrezionalità nelle scelte, anche se tutto secondo la legge per carità…
Si afferma che la procedura di urgenza è necessaria per smaltire le pratiche ancora da esaminare.
“LE GIUSTIFICAZIONI DENUNCIANO UN FALLIMENTO TOTALE”
Ancora: “E’ l’ammissione palese di un fallimento totale della fase di transizione dopo la fine del commissariamento. E’ possibile che del blocco totale che perdura dalla scorso settembre, parliamo di sette mesi, nessuno sia responsabile? Quale razza di programmazione è quella che ha portato gli uffici del Comune alla chiusura per mancanza di personale? E che ci sono pratiche da smaltire lo si è saputo solo ieri? Noi cittadini lo sappiamo da anni, quelle sono le nostre case!
“SI DEVE CAMBIARE REGISTRO”
“Si deve cambiare registro- conclude la nota- la trasparenza deve diventare cultura di governo, i metodi finora seguiti hanno infatti portato alla situazione che è sotto gli occhi di tutti.
Su queste assunzioni si è partiti malissimo ma si può rimediare: chiediamo al dott. Aielli la pubblicazione completa di tutte le domande pervenute, epurate di eventuali dati sensibili, il giorno dopo la data di scadenza dell’avviso e prima che vengano effettuate le scelte. Chiediamo inoltre che vengano resi pubblici i criteri di valutazione, la “griglia” dei punteggi assegnati e i verbali con le valutazioni di ogni singola candidatura.
Questa vicenda incresciosa può diventare l’occasione per dare un segnale di rinnovamento dei metodi che i cittadini si attendono e che hanno con forza gridato anche nelle ultime elezioni politiche. Attendiamo con [poca] fiducia e con [molta] determinazione. Altrimenti potrà sorgere spontanea la domanda: “A chi e da chi sono stati promessi quei posti?”.