Sarebbe facile dire oggi che l’avevamo previsto e che la situazione del mercato di Piazza d’Armi, fortemente voluto dal sindaco e dal sindacato degli ambulanti, prima o poi sarebbe esplosa. Sarebbe facile, ripetiamo, ma le previsioni si sono puntualmente avverate. Il mercato è stato collocato in un luogo improbabile, non urbanizzato, isolato, privo di servizi, e realizzato a tempo di record  al costo di 800.000 euro. Si avvicinavano le elezioni e bisognava far presto perché certe promesse andavano mantenute. La storia è nota, ma vale ricordarla. Fu realizzata una piattaforma in cemento, tirati su una ventina di lampioni e una specie di casamatta coi servizi igienici, insieme a una rampa d’accesso che per gli automobilisti doveva diventare presto una specie d’incubo, una scommessa con rischio d’incidente ogni volta che ci si immette sulla viabilità ordinaria. Di più, nei giorni d’inverno sembra di essere in una landa semideserta, umida, buia e ventosa.  E così chi viene dai villaggi del Progetto Case, preferisce fermarsi al primo supermercato che incontra, invece di arrivare a Piazza d’Armi. Con tanti saluti agli ambulanti che vedono calare gli incassi ogni giorno che passa.

Come dire che il mercato avrebbe potuto essere sistemato altrove e quegli 800.000 euro risparmiati o utilizzati diversamente. Ma tant’è. Così, oggi, si cerca di correre ai ripari e decentrare almeno una parte del mercato. Si parla di una quindicina di banchi che porrebbero essere ricollocati in luoghi strategici della periferia, in modo da intercettare quanti si muovono dai vari insediamenti del Progetto Case. Il tutto regolamentato da un bando pubblico che stabilisca le priorità tra quanti chiedono di trasferirsi da Piazza d’Armi, altrimenti sarebbe il caos più completo, mentre gli ambulanti che restano dovrebbero avere un bel po’ di buona volontà e di pazienza. Come dire che il Comune deve darsi da fare e bruciare le tappe per realizzare il secondo rondò di Piazza d’Armi davanti alle Casermette, previsto dal master plan. E ciò per normalizzare finalmente l’accesso al mercato. Con la speranza che alla fine il nuovo assetto funzioni con sollievo di chi va a fare la spesa e, soprattutto, degli ambulanti.

 

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