L’AQUILA – Prosegue la rassegna Incontri di Primavera, promossa dalla Associazione I Solisti Aquilani.
Appuntamento a L’Aquila, il 25 aprile, in uno degli spazi più prestigiosi della città: il Palazzetto dei Nobili, restituito di recente alla comunità.
Irene Tella, violino, Giulio Ferretti, violoncello e Ettore Maria del Romano, cameristi
dell’ensemble I Solisti Aquilani, ci faranno ascoltare brani di Mascitti e Corelli. Napoletano d’adozione ( ma abruzzese di nascita) all’epoca compositore noto e attivo in tutta Europa, se è vero che si mosse tra Italia, Germania ed Olanda, fino al definitivo trasferimento a Parigi, città in cui pubblicò almeno nove volumi di Sonate, Mascitti non soltanto fu stimato dai contemporanei, ma pure “protetto” dal Duca d’Orléans, dall’Elettore di Baviera e dal Cardinale Ottoboni. E svolse un ruolo fondamentale nella diffusione della musica italiana in Francia all’inizio del Settecento. Lo straordinario successo di pubblico ottenuto soprattutto dalle prime raccolte si basò sull’imitazione dell’op. V di Corelli che il Mascitti prese a modello fino quasi alla esplicita citazione. Le sue Sonate riflettono le straordinarie qualità di virtuoso per le quali egli venne ammirato dal pubblico parigino. Virtuosi, quali i violisti Antoine e Jean-Baptiste Forqueray, il celebre violinista Jean-Pierre Guignon e il flautista Michel Blavet, eseguirono spesso le sonate del Mascitti. Nel 1713 un articolo apparso nel Mercure galant considerava le sonate di Corelli, T. Albinoni e del Mascitti fra gli esempi più sublimi del genere. Le Sonate dall’op.3 per violino e basso continuo, interpretate da I Solisti Aquilani, ne rappresentano la chiarissima testimonianza. La seconda parte del concerto è dedicata a Corelli di cui ascolteremo la Sonata XII op.5 “La follia”. Si tratta di una serie di variazioni sulla Follia, una danza di origine portoghese che a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo venne rielaborata da decine di compositori tra cui Vivaldi, Scarlatti, Geminiani e Carl Philipp Emanuel Bach. Da questa pagina di Corelli, una delle più celebri, emerge un lavorìo come di cesello che esplode in un autentico stato di grazia. Ci troviamo di fronte ad una composizione dalla scrittura musicale davvero intrigante, per quell’alternarsi di piano e di forte, un accavallarsi di suoni con il violino che si avvita su se stesso per poi espandersi in un scroscio di note. E la Sonata è tutta un procedere a sbalzi, dapprima veloce, poi subentra una fase di quiete, infine riprende la corsa ed è come un torrente con le sue anse dove l’acqua si placa , per riesplodere poi in vortici improvvisi, La follia, appunto.
Il concerto è in collaborazione con la Associazione Jazz on di Avezzano.
L’appuntamento successivo con gli Incontri di Primavera è per il 2 maggio presso la Tenda Amica del Progetto C.A.S.E. di Bazzano.
25 aprile, concerto de “i solisti aquilani” a palazzetto dei nobili
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