L’AQUILA – Il sindaco Cialente farebbe bene dall’astenersi da iniziative di dubbia utilità, come l’ultima manifestazione, o presunta tale, che è stata organizzata a Roma con le carriole, e a prendere invece nella debita considerazione quelli che sono i veri problemi del territorio.
Oramai non ha più scuse. Il centro sinistra non ha più voluto visite all’Aquila dell’ex premier Berlusconi, che pure tanto aveva fatto dopo il sisma, invitandolo a brutto muso a non presentarsi più in città. Poi ha voluto il cambio di governance, invocandolo come panacea di tutti i mali, e anche questo è stato fatto. Eppure mi sembra di tutta evidenza che nulla sia cambiato, anzi, stiamo decisamente peggio.
Invito pertanto il primo cittadino a fare, come primo passo verso una risoluzione vera, e non solo a chiacchiere, dei problemi legati alla fase post sisma, a provvedere in tempi rapidi ad una sanatoria delle cosiddette abitazioni provvisorie, o “casette in legno” che dir si voglia, che poi, in realtà, altro non sono che vere e proprie case rifugio. Ricordo peraltro che chi ha optato per questa soluzione non è costato nulla in termini di assistenza, non ha chiesto un centesimo alla città e allo Stato e, anzi, ha sborsato denaro di tasca propria per trovare una soluzione abitativa.
Il problema è in parte legato alla normazione delle aree bianche, poiché è su molte di esse sorgono queste abitazioni provvisorie. Questo problema è annoso e complesso e sarebbe davvero il caso che il sindaco, anziché perdere tempo in inutili trasferte romane dalle quali torna sempre con tante promesse ma senza un centesimo in cassa, provvedesse a normare queste aree. Mentre persiste questa situazione di vuoto normativo, infatti, il Comune spende migliaia di euro ogni volta che vi sono ricorsi e commissariamenti ad acta e, considerando quante sono le aree bianche, basta un rapido calcolo per capire che è un inutile spreco di denaro che, tanto più in un momento come quello attuale, si potrebbe impiegare decisamente meglio.
Il Consigliere comunale
Roberto Tinari (L’Aquila Città Aperta)