L’AQUILA – “Bullismo e doping sono due facce della stessa medaglia, spesso colpiscono i giovani e li deviano da quello che deve essere un percorso di vita sano, nello sport come nell’agire quotidiano”. Con queste parole Anna Favi, Responsabile marketing dell’Osservatorio Nazionale Bullismo e Doping nonché Delegato nazionale Federcalcio ha inaugurato il convegno “Il rispetto è vita” svoltosi questa mattina in una gremitissima Aula magna dell’Istituto d’istruzione superiore “D. Cotugno”.
Oltre all’Osservatorio hanno dato il loro fattivo contributo alla realizzazione dell’iniziativa, che rientra in un ciclo di 25 incontri in altrettante località italiane, anche il Coordinamento Educazione Fisica e Sportiva dell’Ufficio Scolastico regionale nella persona del prof. Antonello Passacantando, la società L’Aquila Calcio e lo stesso istituto scolastico presieduto da Angelo Mancini.
Miscelando mirabilmente l’ambito sociale con quello calcistico il presidente del sodalizio rossoblù Corrado Chiodi, nel suo intervento, ha ancora una volta sottolineato come L’Aquila Calcio sia da sempre schierata in prima linea nella difesa dei valori positivi dello sport e, proprio per questo scopo, si sia fatta portabandiera di un progetto finora unico nel panorama nazionale, ovvero quello di “Stadio senza barriere”.
Presenti al convegno, in veste di ambasciatori dei messaggi positivi promossi dall’Osservatorio, due medagliati olimpici: si tratta, nello specifico, di Luca Massaccesi e Felice Mariani.
Entrambi vincitori di un bronzo, Massaccesi lo conquistò nel 1992 a Barcellona nel Taekwondo mentre Mariani (che in carriera vanta 8 partecipazioni olimpiche, sia come atleta che come allenatore) aveva centrato il terzo gradino del podio nel Judo a Montreal ’76.
“Molte volte – ha affermato Mariani – queste due piaghe, bullismo e doping, vengono sottovalutate, soprattutto nella fascia d’età compresa tra gli 11 ed i 14 anni. Credo – ha poi continuato l’ex judoka attuale direttore tecnico della nazionale italiana – che, in questi ambiti, le testimonianze portate dai campioni dello sport siano molto importanti perché toccano i ragazzi nel profondo e li stimolano a comportamenti positivi”.
E a proposito di esempi e messaggi positivi nel corso del convegno sono stati proiettati sia un video riepilogativo dei trionfi azzurri a Londra 2012 sia un filmato che vedeva al centro tre tra gli atleti più famosi ed ammirati nell’ambito pugilistico italiano, ovvero Roberto Cammarelle, Clemente Russo e Vincenzo Mangiacapre.