L’AQUILA- E’ arrivata come un fulmine a ciel sereno la notizia che la Ragioneria generale dello Stato non vorrebbe firmare l’emendamento fatto proprio dal governo che assegna alla ricostruzione dell’Aquila e dei Comuni del cratere 1 miliardo e 200 milioni fino al 2019, a cominciare dall’anno prossimo. Soldi che, almeno in parte, potrebbero essere spesi da subito. Lo ha detto lo stesso sindaco massimo Cialente intervistato a margine della visita del ministro per la Coesione Territoriale e delegato per L’Aquila, Carlo Trigilia. “Questo è uno strano Paese- ha detto Cialente- Quel che è vero oggi, potrebbe non esserlo più tra qualche ora o domani. E così sembra stia accadendo con l’emendamento per il finanziamento della ricostruzione dell’Aquila. La Ragioneria non vuole firmare, ha dei dubbi, tira in ballo l’Europa. Se questa cosa è vera, non so se incontrerò ilo miniostri Trigilia o o lo incontrerà il Consiglio comunale com’è in programma”.

CIALENTE CON TRIGILIA, VISTA AL CENTRO STORICO

Il sindaco ha comunque incontrato il ministro Trigilia per una visita nel centro storico che è avvenuta in auto e non a piedi per via del maltempo. Anche l’incontro col Consiglio comunale resta in programma e non subirà mutamenti,anche se Cialente ha adombrato la possibilità che possa saltare a causa delle notizie che arrivano da Roma. Il sindaco avrebbe tuttavia avuto assicurazioni che il governo sta facendo del tutto per superare i dubbi della Regioneria sull’emendamento e sulla copertura finanziaria dello stesso. Dubbi che saranno sciolti nelle prossime ore.

BRUNETTA, TRIGILIA NON E’ BENE INFORMATO

“La serieta di un governo o di una forza politica non e una petizione di principio. Nasce dalla conoscenza dei problemi e dalle conseguenti soluzioni che propone. Per aver ottenuto la ‘chiusura della procedura
d’infrazione, a cui ha accennato il ministro Trigilia, non dobbiamo essere grati all’Europa, che ha fatto semplicemente da notaio, ma al popolo italiano che con i suoi ‘compiti a casa’ ha dimostrato la sua determinazione”. Lo afferma il capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta.

 “La deroga concessa alla Francia e stata motivata dall’aver subito ‘special circumstances’ secondo
quanto dispongono i regolamenti comunitari. La domanda e semplice: due terremoti consecutivi come quello dell’Aquila e dell’Emilia Romagna, che hanno distrutto zone vitali del Paese, comprimendo il Pil e determinando un forte aggravio finanziario per le finanze pubbliche italiane, cosa sono stati?

Una passeggiata di salute? Puo una norma che si applica alla Francia essere negata a chi ha subito, come l’Italia, una ben piu grave menomazione? “, si chiede Brunetta, “Il resto e solo ordinaria amministrazione. Se varra la regola della golden rule – il mancato calcolo degli investimenti ai fini del Patto di stabilita – essa andra applicata anche all’Italia. Ma che c’entra tutto cio con le devastazioni di un fatto imprevedibile ed eccezionale come quello a cui ci siamo riferiti? Il ministro Trigilia dovrebbe rispettare di piu la collegialita del governo prima di esprimere posizioni personali e non del tutto informate”

 

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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