Dopo la firma del protocollo d’intesa con la AsL dell’Aquila, l’Ateneo aquilano ha stipulato un nuovo protocollo d’intesa con la Asl di Teramo, definendo così le direttive strategiche che presiederanno ai rapporti convenzionali tra le due istituzioni. «Con reciproca soddisfazione» – spiega il rettore Ferdinando di Orio – «abbiamo definito le condizioni per una efficace collaborazione con la Asl di Teramo, che permetteranno a numerosi docenti e ricercatori del nostro Ateneo di svolgere la loro attività assistenziale presso le strutture sanitarie teramane». Il protocollo d’intesa, che dovrà essere sottoposto all’approvazione degli organi accademici, prevede il convenzionamento di sei Unità Operative Complesse a direzione universitaria (Chirurgia Toracica, Allergologia e Immunologia, Medicina Interna, Ostetricia e Ginecologia, Medicina Fisica e Riabilitazione, Psichiatria), due Unità Operative Semplici Dipartimentali (Epidemiologia e Chirurgia Proctologica). E’ stata inoltre data al prof. Carlo Vicentini la responsabilità di programmi integrativi delle attività assistenziali, didattiche e di ricerca nel settore dell’Urologia.
«Il personale universitario strutturato nel rapporto convenzionale con la Asl assumerà uguali diritti e doveri del corrispondente personale ospedaliero con pari posizione funzionale, mentre il personale della AUSL potrà partecipare allo svolgimento delle attività didattiche, in conformità alla normativa vigente».
«Sulla base di questo protocollo di intesa» – continua il rettore di Orio – «la AUSL metterà a disposizione le proprie strutture sanitarie ospedaliere e territoriali per la realizzazione dei fini didattici dell’Università. Così studenti e medici specializzandi potranno frequentare le strutture sanitarie teramane, con ulteriori opportunità formative e con ricadute benefiche sull’organizzazione dei servizi erogati dalla AUSL».
«L’accordo» – continua il rettore di Orio – «è il frutto di uno spirito di grande collaborazione, dimostrato dal Direttore Generale dott. Giustino Varrassi e da tutte le istituzioni teramane, che hanno colto le opportunità che potranno derivare a tutta la sanità abruzzese da un’efficace cooperazione con l’Università”.