L’AQUILA-Contribuito di autonoma sistemazione a 40 sfollati morti? 135 alloggi vuoti e altri 60 ‘fantasma’ che sfuggono alle verifiche? Dati non aggiornati e comunque incompleti? I dati forniti dal Raffaelle Daniele alla riunione della Commissione di garanzia e controllo da lui presieduta sono distorti e comunque inattendibili perché risalgono al 29 marzo scorso; quelli aggiornati sono diversi e meno ‘drammatici’, e soprattutto non v’è danno per la pubblica amministrazione. Risponde così l’assessore all’Assistenza alla Popolazione, Fabio Pelini, chiamato direttamente in causa dalle clamorose rivelazioni dello stesso Daniele, tra cui quella di sfollati tornati nelle proprie abitazioni ricostruite, ma che risultano ancora alloggiare nei Map o nel Progetto Case.
“DANIELE NON E’ STATO CORRETTO”
Pelini replica innanzitutto a Daniele rinfacciandogli una “scarsa correttezza”. “Avrebbe prima dovuto convocare me in Commissione e poi fare la conferenza stampa. Invece ha preferito il contrario per opportunità politica e voglia di sensazionalismo”-
Pelini poi precisa: gli alloggi vuoti sono 92 e non 135, le abitazioni fantasma non esistono, i 40 che ancora percepirebbero il Cas pur non avendone diritto, risultano ancora nel database, ma di fatto sarebbero fuori dal contributo di autonoma sistemazione. E i morti che sarebbero ancora assistiti? Bisogna vedere. E’ possibile, ha detto Pelini, che i decessi siano stati comunicati in ritardo. In ogni caso non vi sarà danno erariale, perché le famiglie dovranno rimborsare il Comune dei contributi percepiti per errore. Insomma una gran confusione che Pelini ha addebitato alla carenza di personale. “A marzo l’ufficio aveva solo 5 addetti, e il concorsone non era stato ancora ultimato, ricordo che la Struttura per l’emergenza che provvedeva ad assistere gli sfollati prima che subentrasse il Comune, di dipendenti ne aveva 38, comunque diro tutto e meglio quando sarò ascoltato in Commissione lunedì prossimo”.
