A Barisciano si rischia la rivolta dei tecnici impegnati nella ricostruzione dato che dai risultati delle recenti istruttorie svolte su alcuni progetti presentati ormai da oltre un anno ne escono descritti come un branco di inetti ed incapaci.
Raccontare l’iter di uno di questi progetti servirà a comprendere lo stato d’animo degli ingegneri ed architetti, che a Barisciano sono impegnati a progettare la ricostruzione, e dei loro committenti.
Il progetto preso a campione viene presentato il 9/3/2012 e riguarda un aggregato nell’ambito BA1 di Barisciano, il primo ambito predisposto dall’Università di Camerino da cui si scoprirà che il Piano di Ricostruzione di Barisciano è in gran parte frutto di un copia incolla sciattamente eseguito dal Piano di Ricostruzione del Comune di Barete.
E’ di quel periodo la venuta del Ministro Barca i cui effetti si fanno subito sentire e così l’istruttoria del progetto in questione, insieme a quella degli altri presentati nello stesso periodo, slitta di un anno ed in data 5/3/2013 e 27/3/2013 (sono trascorsi 361 giorni dalla presentazione) istruttori contrattualizzati appositamente e direttamente dal Sindaco comunicano al committente ed ai suoi tecnici le osservazioni a cui rispondere entro e non oltre 30 giorni.
Segue un incontro interlocutorio tra tecnici ed istruttori, a cui partecipa irritualmente anche il Sindaco di Barisciano, durante il quale vengono chiariti i rispettivi punti di vista e sciolto ogni dubbio e così i tecnici provvedono a redigere/modificare il progetto in accordo con quanto condiviso e concordato con gli istruttori.
Il nuovo progetto, che si porta dietro il nuovo computo, nuova accettazione formale da parte della Ditta esecutrice, nuovo quadro economico, ennesima mole di copie cartacee nonché l’immancabile CD con la versione digitale di quanto prodotto ed elaborato, viene consegnato al protocollo comunale il 26/4/2013 (entro i previsti 30 giorni dalle osservazione).
Il 4/7/2013, sono trascorsi 69 giorni, arriva finalmente la raccomandata dall’Amministrazione Comunale che informa sull’avvenuta assegnazione dell’agognato contributo insieme all’invito ad iniziare i lavori perentoriamente entro 20 giorni pena la cessazione di ogni forma di assistenza (MAP, CAS, ecc..) e revoca del contributo in caso di reiterato ritardo.
Se non fosse per gli effetti della gestione Barca, per la presenza del Sindaco nella fase istruttoria, per l’arroganza della P.A. nel prevedere puntuali sanzioni per chi sfora i tempi previsti lasciando impunita ed esentata essa stessa dal fornire eguale rispetto dei tempi, si potrebbe dire che la procedura, nel suo insieme, ha funzionato.
Purtroppo non è così dato che la comunicazione di concessione del contributo contiene, e questo è comune a tutti i progetti presentati un anno fa, una serie di inedite quanto inaspettate osservazioni che apportano tagli significativi agli importi concordati durante la recente fase interlocutoria tra tecnici ed istruttori.
Osservazioni tenute scrupolosamente nascoste ai tecnici e svelate solo a giochi fatti con il palese e mal celato intento di sottrarsi al contraddittorio così da poter essere liberi di applicare a piacere ed indiscriminatamente tagli ai contributi spettanti per la riparazione.
Una gratuita doccia fredda, consumata con la complicità del Sindaco, che mostra in tutta la sua squallida e desolante realtà quale scorretto, presuntuoso ed arrogante atteggiamento caratterizza il rapporto tra istruttori e loro datori di lavoro ed i sudditi committenti.
* Ex consigliere consigliere comunale