L’AQUILA- E adesso tutti scoprono il problema della difesa dell’orso. Soprattutto i politici di ogni colore. Ieri il deputato di Sel Gianni Melilla, oggi la senatrice Stefania Pezzopane e a ruota i capigruppo in Consiglio regionale. Per sfortuna dei cinquanta e passa esemplari che popolano ancora l’area del Parco Nazionale d’Abruzzo, non saranno le parole dei politici e la solidarietà a posteriori, a difenderli dalle fucilate dei bracconieri criminali, ma tant’è. I politici arrivano sempre tardi ad annunciare azioni di supporto e sostegno che non arrivano mai. Sappiamo bene che tutto è affidato alle guardie del Parco, poche, e alla loro capacità di fronteggiare i pericoli che stanno minando l’esistenza dei nostri orsi, dei lupi, dei camosci e di tutta la fauna protetta e a loro va il nostro sostegno solidale (gdr).
I CAPIGRUPPO ALLA REGIONE
“Condannare chi si e’ macchiato di questo atroce gesto- dicono i capigruppo- che ha arrecato un danno al nostro patrimonio ambientale e faunistico. Uccidere un orso, simbolo della nostra regione e dei nostri parchi, e’ inaccettabile. Auspichiamo un intervento tempestivo della magistratura affinche’ possa individuare al piu’ presto i responsabili di questo grave gesto e venga attivato un coordinamento tra enti per fermare l’uccisione della fauna selvatica nell’area protetta del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise”. E la senatrice Stefania Pezzopane:
LA SENATRICE PEZZOPANE
“La recente uccisione di un orso, ritrovato alle pendici del monte Morrone, nel versante molisano del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, e’ la punta di un iceberg di una politica di gestione dei Parchi, sacrificata sull’altare dei tagli e delle ambiguita’ degli anni passati”. Lo dichiara la senatrice Stefania Pezzopane, in una lettera aperta al ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, dopo il ritrovamento dell’animale ucciso a colpi di arma da fuoco. “Invito il Ministro, a convocare una riunione in Abruzzo, con i presidenti dei Parchi e delle aree protette, con i sindaci delle aree interne, i rappresentanti delle istituzioni e gli organi preposti al controllo e vigilanza, per farci tutti parte attiva di una politica di tutela e di valorizzazione del territorio protetto”.