L’AQUILA- “ARREMBAGGIO AL BRACCONAGGIO”, questo lo slogan della manifestazione che si svolgerà nei centri di Castel san Vincenzo e Castelnuovo al Volturno in provincia di Isernia domenica 14 luglio in difesa degli orsi del Parco Nazionale d’Abruzzo. Una manifestazione a cui sono chiamate anche le associazioni ambientaliste e che aspetta un segnale dalle forze politiche abruzzesi, dal momento che la gran parte del territorio protetto si trova in provincia dell’Aquila.
“E’ del 7 luglio 2013-dicono i promotori della manifestazione- la notizia del ritrovamento di una carcassa di orso marsicano nei pressi di Castelnuovo al Volturno. L’orso, seppur deceduto per cause da accertare, è stato oggetto di bracconaggio come testimoniato dalla presenza di pallottole nel corpo.
I BRACCONIERI OPERANO INDISTURBATI DA ANNI
“Questo evento è solo l’ultima delle numerose testimonianze della presenza del bracconaggio nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Atti di bracconaggio a danno di orsi, lupi e altre specie animali si susseguono infatti ininterrottamente da anni e non occorre andare troppo indietro nel tempo per trovare esempi eclatanti: è del 30 giugno 2013 la notizia del rinvenimento di almeno 28 bocconi avvelenati nel cuore del Parco; è di aprile 2011 la notizia del ritrovamento di resti di orso sepolti e ricoperti di calce nei pressi di Scontrone; risale solo al 2007 l’evento che ha portato alla morte dell’orso Bernardo e di almeno altri due orsi.
“E’ IL MOMENTO DI DIRE BASTA, SI UTILIZZINO ARMI EFFICACI”
“E’ dunque giunto il momento- continua la nota- di dire basta e di innalzare il coro di coloro che condannano tutti gli atti di bracconaggio e che chiedono misure concrete per la gestione e la risoluzione di questo problema. Consci della difficoltà (impossibilità) di combattere il bracconaggio attraverso la “redenzione” di persone quali i bracconieri, ci aspettiamo che questo fenomeno venga combattuto utilizzando armi efficaci, quali azioni preventive e punitive. infatti è proprio l’assenza di un approccio deciso e coordinato da parte delle istituzioni a suscitare maggiormente rabbia.
“Con la manifestazione arrembaggio al bracconaggio – concludono i promotori dell’iniziativa-vogliamo
condannare pubblicamente il comportamento ignobile dei bracconieri, chiedere un più forte impegno degli enti gestori a tutti i livelli (comuni, enti parco, cfs, ministero…), chiedere l’elaborazione e l’attuazione di una strategia anti-bracconaggio efficace, chiedere l’attuazione delle misure già elaborate, chiedere la verità e la trasparenza da parte delle istituzioni e l’impegno affinché questa lotta diventi la lotta di tutti