L’AQUILA – Durante il II trimestre 2013 i registri delle Camere di commercio hanno rilevato in Abruzzo la nascita di 2.474 imprese e la cessazione di 1.927 (escludendo le cancellazioni d’ufficio) cosicché il saldo è risultato positivo (+547) e ha prodotto un tasso di crescita del +0,37%, lievemente inferiore a quello nazionale (+0,43%). A questo proposito si contraddistingue in negativo Chieti (-110 pari a un tasso di crescita -0,24%) mentre le altre province mostrano valori positivi: Teramo (+257 pari a +0,71%), L’Aquila (+152 pari a +0,49%) e Pescara (+248 pari a +0,70%). E’ quanto riportato nel CRESA Informa n. 4/2013 che analizza i dati Infocamere, il Sistema informativo delle Camere di Commercio. 

“Dopo una serie di risultati negativi le imprese abruzzesi fanno registrare un saldo leggermente positivo. Le 2.474 nuove imprese iscritte nel Registro delle Camere di Commercio evidenziano la volontà degli imprenditori di confrontarsi con il mercato nonostante le grosse difficoltà del momento” afferma  il presidente del Cresa Lorenzo Santilli.

Lo stock di imprese registrate al 30 giugno 2013 è di 149.378, cioè il +0,2% rispetto al trimestre precedente. A livello provinciale emerge in negativo Chieti (-279 imprese pari al -0,6%) mentre mostrano lievi aumenti Teramo (+240 imprese pari al +0,7%), L’Aquila (+115 pari al +0,4%) e Pescara (+195 pari al +0,5%).

In Abruzzo l’aumento delle imprese registrate coinvolge, ad eccezione dell’agricoltura (-308 imprese pari al -1,0%), tutti i settori, in particolare il commercio (+230 pari a +0,7%), alberghi e pubblici esercizi (+152 pari a +1,5%). A livello provinciale si distingue Chieti dove quasi tutti i settori mostrano andamenti in calo, ad eccezione di alberghi e pubblici esercizi (+0,9%) e attività finanziarie e assicurative (+1,6%).

“Il risultato positivo mostrato dai dati, oltre che legato al fenomeno della stagionalità, risulta abbastanza deludente come riflesso delle scarse politiche nei confronti delle attività produttive. Oltretutto l’aumento delle imprese registrate soprattutto nelle attività di servizio potrebbe far pensare a investimenti in settori rifugio probabilmente finalizzati ad assorbire le espulsioni dalle attività manifatturiere” afferma il direttore del Cresa Francesco Prosperococco.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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