L’AQUILA – E’ al vaglio della Procura della Repubblica dell’Aquila una presunta truffa messa in piedi da un’attempata donna romana che aveva fatto credere ai sui clienti guadagni del 60 per cento della somma investita nel giro di sei-otto mesi per l’acquisto e il restauro di pezzi di antichi borghi nell’Aquilano.
La notizia riportata dal quotidiano Il Centro parla di investimenti di decine di migliaia di euro. Un giro di affari ancora tutto da valutare, ma non era comunque di poco conto se è vero che un solo nucleo familiare aquilano aveva investito circa 150 mila euro.
Inizialmente gli affari sono andati bene, come avviene spesso in casi simili, ma poi le promesse non sono state onorate. Gli investitori, dopo aver contattato la promoter romana erano stati rassicurati circa il ritardo delle somme promesse ma poi, secondo quanto si riferisce nelle denunce, la donna è diventata sempre più evasiva fino a essere irrintracciabile.
Il reato contestato da ipotizzare è l’appropriazione indebita in quanto saranno le indagini a chiarire se i mancati pagamenti siano imputabili a un comportamento truffaldino, a incapacità di operare sul mercato o alla insorgenza di ostacoli imprevedibili. In tale ultima ipotesi tutto verrebbe ricondotto nell’ambito di una controversia di natura civile.