CITTA’ SANT’ANGELO – Esplosione in una fabbrica di fuochi d’artificio nel pescarese, a Villa Cipressi di Citta’ Sant’Angelo. L’allarme e’ scattato da poco e si e’ attivata la macchia dei soccorsi. Al momento non si conoscono le conseguenze dell’accaduto ne’ le cause, sembra però che ci siano feriti e dispersi.
La Questura parla di un morto. Nell’esplosione della fabbrica di fuochi artificiali a Citta’ Sant’Angelo (Pescara) e’ rimasto ucciso Alessio Di Giacomo, figlio di uno dei proprietari dell’impresa ‘Fratelli Di Giacomo’. Oltre allo stabilimento, la ditta ha subito ingenti danni alle vicine attivita’ commerciale e abitazioni. In base alla ricostruzione dei carabinieri i dispersi sono tre, il titolare della fabbrica Mauro Di Giacomo, il fratello Federico e Roberto Di Giacomo, parente dei primi due.
Il giovane deceduto sarebbe stato investito da una esplosione all’esterno di una della casematte esplose e rase al suolo. Tra i feriti ci sono i componenti della prima squadra dei vigili del fuoco arrivata a Villa Cipressi, che sono stati investiti dalla seconda esplosione, avvenuta alle 10.45 (la prima alle 10,15 circa). Ferite anche altre due persone. Sono ancora in corso delle esplosioni di petardi percui si attende che la zona si saturi per poi effettuare un sopralluogo nella casamatta adibita a fabbrica.
Il questore di Pescara Paolo Passamonti, che ha appena lasciato la zona dell’esplosione, parla di un morto e sei feriti, di cui quattro vigili del fuoco, tutti ricoverati. Passamonti ha spiegato che cinque case matte sono andate completamente distrutte. “Una collina” distrutta, “come se ci si dovesse costruire sopra”, ha commentato parlando della estensione del rogo. “La casa matta non esiste piu'”, ha aggiunto. Al momento si sta procedendo alla bonifica. “Non si sa – ha chiarito – quante persone ci fossero. Solo i familiari possono dircelo”.
L’allarme è partito dopo che è stato avvertito un boato, cui è seguito un incendio che ha formato una densa nube di fumo. Un primo scoppio è avvenuto alle 10.15 ma poi c’è stata una seconda esplosione che ha colpito anche una squadra dei vigili del fuoco che era intervenuta sul posto per i soccorsi. Danneggiati degli edifici nell’area circostante.
Sono decine le richieste di intervento arrivate al 118 di Pescara dopo l’esplosione avvenuta in una fabbrica di fuochi d’artificio. Il boato, avvertito anche a oltre 20 chilometri di distanza, ha provocato crisi di panico e stati d’ansia, soprattutto nelle persone anziane, e una situazione generale di agitazione, spiega il 118, simile a quella provocata da un terremoto.
SINDACO:” E’ TRAGEDIA”
Il sindaco di Citta’ Sant’Angelo Gabriele Florindi, arrivato a Villa Cipressi dopo l’esplosione nella fabbrica di esplosivi Di Giacomo parla di “una tragedia che non dovrebbe mai succedere”. Conoscendo bene i titolari, “amici fraterni”, li definisce grandi e onesti lavoratori. Sono costernato” – aggiunge facendo notare che gli investigatori “parlano di vittime”. Sul posto anche il questore Passamonti e il capitano dei carabinieri Marinelli.
DETRITI A CHILOMETRI DI DISTANZA
La forza dell’esplosione è stata tale da far sì che detriti e pezzi di cemento siano arrivati a quasi un chilometro dalla ditta. Distrutte anche le cappelle del vicino cimitero
SCENARIO DA GUERRA NELL’ARIA INTERESSATA DALL’ESPLOSIONE
Scenario da guerra nell’area dove e’ saltata in aria questa mattina una fabbrica di fuochi d’artificio nel pescarese nel comune di Elice. La zona e’ gia’ interdetta al traffico privato, macerie e calcinacci intorno all’area, campi in fiamme stanno bruciando intorno alla fabbrica. Un’autentica scena apocalittica.