L’AQUILA – C’e’ il nome di Giovanna Iurato tra le nomine decise ieri dal Consiglio dei Ministri: l’ex prefetto dell’Aquila, che andra’ a dirigere la Direzione centrale degli affari dei culti presso il Dipartimento delle liberta’ civili del Viminale, e’ indagata nell’inchiesta sugli appalti per la costruzione del Ced della polizia, passata da Napoli a Roma.
Nell’inchiesta sono emerse intercettazioni in cui, l’ex prefetto dell’Aquila, ”scoppiava a ridere -dicono i pm – ricordando come si era falsamente commossa davanti alle macerie e ai bimbi rimasti orfani”.
La Iurato arrivo’ come prefetto all’Aquila nel maggio 2010, in piena emergenza terremoto, per sostituire Franco Gabrielli, e rimase nel capoluogo abruzzese fino all’ottobre 2012, quando torno’ a Roma per assumere il ruolodi capo dell’Ispettorato generale di amministrazione del ministero dell’Interno. ”La risata? sono stata fraintesa.
La mia era una reazione emotiva al telefono, nient’altro”, erano ”risate amare, nessuna ironia”, ebbe a spiegarsi in alcune interviste nel gennaio scorso quando scoppiarono le polemiche attorno alla sua ”falsa commozione”. Una polemica innescata dai contenuti di intercettazioni emerse nell’ambito dell’inchiesta sull’appalto da 37 milioni di euro per la realizzazione del Ced, il Centro elaborazioni dati della polizia di Napoli, che la vede indagata per turbativa d’asta.
L’inchiesta, avviata dalla procura del capoluogo partenopeo, e’ poi stata spostata a Roma per competenza
territoriale, visto il coinvolgimento di dirigenti ed ex dirigenti del Viminale. Secondo i pm, l’appalto per il Ced fu ”pilotato” e caratterizzato da una serie di pressioni e anomalie procedurali, in particolare sulle norme sugli appalti pubblici. L’indagine e’ chiusa e si attendono le richieste del pubblico ministero Roberto Felici.
La Direzione Centrale per gli Affari dei Culti, di cui Iurato e’ stata nominata direttore, vigila sulla concreta osservanza dei principi contenuti negli articoli 3, 8 e 19 della Costituzione e delle normative vigenti, ordinarie e speciali, in materia di liberta’ religiosa e di regolamentazione dei rapporti Stato Confessioni religiose, al fine di rendere effettivo il diritto alla liberta’ religiosa. La direzione, si articola in due grandi aree, destinate: l’una alla cura degli Affari del Culto Cattolico e l’altra degli Affari dei Culti Acattolici.