L’AQUILA – Sarà certamente la polemica più aspra che registreremo in questa edizione della 719° Perdonanza Celestiniana.
Il professore e storico Walter Cavalieri – entrato quest’anno nel Comitato Perdonanza con lo scopo di introdurre alcune modifiche per riavvicinare l’evento alle sue origini – scrive un post al vetriolo sulla pagina facebook del sindaco Massimo Cialente nel quale, di fatto, definisce la Perdonanza una “sagra generalista e sgangherata ”.
“Ieri sera – scrive Cavalieri – ho visto per il corso, la bancarella delle noccioline, la vendita delle marrocchie, la musica a palla davanti al bar Corsi e al Nero Caffè, e tanta altra pacchianeria. E mi sono chiesto ancora: ma perché uno dovrebbe partirsene da Roma o da Firenze (o anche da Coppito) per venire a vedere sto scandalo?”.
E conclude: “Se all’Aquila esiste ancora un assessore alla cultura, dovrebbe convocare al più presto tutte le energie culturali disponibili in città (a prescindere dal colore politico) e fare un esame spassionato di quello che da qualche anno sta succedendo. Senza preoccupazioni elettoralistiche.
NELLA FOTO IL POST INTEGRALE DI CAVALIERE
Le affermazioni dello storico hanno immediatamente fatto reagire il titolare del bar chiamato a rapporto. “Gent.mo Prof. Cavalieri – risponde Luca Ciuffetelli del bar del Corso – la ringrazio per il giudizio riguardo alla musica proposta, a mie spese e non a spese del comune. Trattandosi però della stessa musica proposta nelle varie piazzette aquilane, P.zza San Basilio, Parco del Castello, P.zza Bariscianello, Piazza Palazzo, e Piazza Duomo, la quale rientra nel programma della Perdonanza del cui comitato lei fa parte”.
E ancora:”La disturba il fatto che abbia “copiato” il suo programma? Se è così sbaglia, facciamo ottima musica dal vivo nel mio bar da molti anni! C’è qualcosa di “sacro” o improfanabile ai Quattro Cantoni? Se è così chiedo scusa, non ne ero al corrente… la prego, mi aiuti a capire se davvero e dove sbaglio e se ancora vale la pena fare il commerciante in questa nostra città”.