L’AQUILA – E’ stato tratto in arresto e rinchiuso nel carcere delle Costarelle. D. G. P. , aquilano del ’53, pluripregiudicato. Lo stesso dovrà scontare una pena di oltre anni 5, per bancarotta fraudolenta, ricettazione e truffa, violazione delle norme in materia ambientale e omessa dichiarazione annuale sui redditi.
La carriera delinquenziale dell’aquilano, dedito prevalentemente ai reati contro il patrimonio, inizia del Febbraio del 1971 quando viene multato per essere stato sorpreso a pescare gamberi, lungo il fiume “Vetoio”, con un attrezzo rudimentale.
LA CARRIERA DELINQUENZIALE DELL’AQUILA
Nel Febbraio del 1976 fu arrestato perché trovato in possesso di due fucili, del vasellame e dell’argenteria, provento di furto;
nel Marzo del 1983 viene denunciato per violenza privata, ingiurie e minacce nei confronti di un altro pregiudicato locale; sarà poi assolto per il solo reato di violenza privata per insufficienza di prove;
nel Gennaio del 1986 viene denunciato per detenzione illecita di munizioni comuni;
nel 1989 viene denunciato per truffa dai Carabinieri di Perugia;
nell’Aprile del 1994 viene denunciato da personale del Commissariato “Montesacro” di Roma per aver truffato, in qualità di “gestore abusivo” di una rivendita di automobili, circa venti clienti;
nel 1998 viene condannato per emissione di assegni a vuoto;
sempre nel 1998 viene arrestato dai Carabinieri di Perugia per traffico di sostanze stupefacenti;
nel 1999 personale di questa Squadra Mobile lo deferisce in stato di libertà per “detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti” nell’ambito dell’operazione di Polizia Giudiziaria denominata “Michael”;
nel Novembre 1999 diviene destinatario di “Avviso Orale” emesso dalla Questura di Perugia;
nel Gennaio del 2000 viene denunciato per “minaccia ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone”;
nel Maggio del 2000 viene denunciato per “insolvenza fraudolenta e ricettazione;
nel 2003 viene condannato per bancarotta fraudolenta;
nell’Aprile del 2003 viene affidato in prova ai servizi sociali con ordinanza emessa dal Tribunale di Sorveglianza di L’Aquila;
nel 2008 viene denunciato dai Carabinieri per organizzazione e partecipazione a gioco d’azzardo;
nel 2009 personale della Polizia Stradale lo denuncia in stato di libertà per “appropriazione indebita aggravata, simulazione di reato e ricettazione”;
nel 2012 è stato condannato per “omessa dichiarazione dei redditi” dell’anno 2006, quale legale di una società di servizi;
nel 2012 è stato arrestato per ordine di esecuzione di pene concorrenti inflittegli per reati commessi dal 2005 al 2012;
nel marzo del 2013 il Tribunale di Sorveglianza di L’Aquila lo ammette alla detenzione domiciliare.