ROMA – “Il continente africano si sta rompendo per formare un nuovo oceano. A Geoitalia 2013 Derek Keir dell’Universita’ di Southampton presentera’ i dati sismici registrati sull’Afar etiopico che mostrano come il continente si stia rompendo per dare vita ad un nuovo oceano”. Lo afferma uno dei partecipanti al convegno, Carolina Pagli dell’Universita’ di Plymouth. E’, infatti, iniziato il conto alla rovescia per il grande evento organizzato dalla Federazione Italiana di Scienze della Terra che e’ in programma a Pisa, da lunedi’ a mercoledi’ prossimi, quando 1000 scienziati di alto profilo, provenienti da tutto il mondo illustreranno ricerche su temi riguardanti le geoscienze.
“L’Arabia si sta separando dal resto dell’Africa- prosegue Pagli- come potremo vedere dai risultati di una recente spedizione italiana. Si tratta della nave Urania del Cnr in Mar Rosso. Il ricercatore Marco Ligi dell’Ismar di Bologna illustrera’ le importanti osservazioni di questa spedizione”. Inoltre, “una terza ed importante ricerca e’ quella sulla formazione di catene di vulcani distanti anche decine di km dal centro del rift. La ricercatrice Eleonora Rivalta del GFZ di Potsdam, Germania, attraverso risultati di modellazione numerica, mostrera’ come il rifting provochi la risalita di sacche di magma dalla parte centrale del rift verso i suoi margini, spiegando cosi’ la formazione di catene di vulcani distanti anche decine di km dal centro del rift”.
Infine, “tre ricerche straordinarie condotte in Inghilterra, Italia e Germania ed altre mostreranno l’evoluzione ed i cambiamenti in atto in alcuni luoghi del Pianeta ed in particolare nell’Afar Etiopico e il Mar Rosso ma anche sulle dorsali oceaniche, come il Mid-Atlantic Ridge, e zone trasformi- conclude Pagli- i risultati degli studi della frammentazione del continente africano nell’area del Corno d’Africa negli ultimi milioni di anni arricchiscono il quadro dell’ambiente che ha visto nascere la specie umana, essendo queste le aree dove sono nati i primi ominidi”.