L’AQUILA – In occasione dell’undicesima edizione della Scuola Internazionale di Fisica dell’Atmosfera ISSAOS, ospitata dal CETEMPS in questi giorni presso l’Auditorium Reiss Romoli dell’Università dell’Aquila, è stato presentato il “Manifesto dei Meteorologi Italiani”. Il Manifesto, steso da una rappresentanza di previsori del tempo che lavorano in Italia per vari Enti istituzionali, consiste di sette regole alle quali attenersi.
Il Manifesto nasce dalla annosa mancanza di regolamentazione nel settore della meteorologia, che la legge per il riordino della protezione civile (decreto legge n.59 del 14-05-2012, convertito in legge n. 100 del 12-07-2012) si propone di colmare con la creazione di un Servizio Meteorologico Nazionale Distribuito, una nuova organizzazione ancora da realizzare e rendere operativa. All’interno di questo vuoto, sono proliferati numerosi servizi meteorologici provenienti dal web e che tramite internet hanno raggiunto una notevole popolarità, spesso utilizzando logiche commerciali e linguaggi allarmistici volti allo scoop per la diffusione delle informazioni meteorologiche.
Il Manifesto, sottoscritto da oltre 40 meteorologi formati e in costante aggiornamento presso Università, centri di ricerca e servizi meteo istituzionali, rappresenta quindi una presa di posizione da parte dei professionisti del settore al fine di chiarire le responsabilità nel fornire informazioni meteorologiche agli Enti preposti.
Il Prof. Frank Marzano, Direttore del CETEMPS, afferma che “si tratta di un attestato di serietà da parte di chi si impegna quotidianamente per comunicare le previsioni meteorologiche utilizzando gli strumenti più aggiornati ed una esperienza pluriannuale maturata sul territorio. Iniziative come queste, insieme alla costituzione del Servizio Meteorologico Nazionale Distribuito, non vogliono certo limitare il mercato, ma chiarire i ruoli istituzionali a vantaggio della comunità”.
Manifesto: www.altostratus.it/previsorideltempo/2013_Manifesto_v11.doc
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