L’AQUILA – “”Grifone 2013″, la grande esercitazione internazionale di soccorso aereo svoltasi sul Gran Sasso ha chiamato a raccolta tutti i Corpi militari e civili che vengono interessati in caso di emergenze e conseguenti ricerche delle persone disperse. Da quanto ci viene riferito dai nostri sindacalisti abruzzesi, oltre ovviamente all’Aeronautica Militare, è stato coinvolto l’Esercito, i Carabinieri, la Guardia di Finanza ed il Corpo Forestale dello Stato, il Corpo Ausiliario delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana e il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas). In una esercitazione di tale portata, risulta incomprensibile, e per il CONAPO inaccettabile, l’esclusione del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco i cui compiti sono di soccorso pubblico”.
E’ quanto afferma Antonio Brizzi, segretario generale del Conapo sindacato autonomo dei vigili del fuoco, in una dura nota di protesta inviata ai vertici del ministero dell’interno e dell’aeronautica militare.
“Facciamo doverosamente osservare che il soccorso pubblico in quanto tale è per legge demandato ai Vigili del Fuoco – continua la nota – e che le operazioni di ricerca persone disperse a seguito degli eventi di cui all’esercitazione competono sicuramente anche ai Vigili del Fuoco. Non si comprende quindi come, una simulazione il cui scopo è quello di mettere alla prova i protocolli standard internazionali, non abbia coinvolto il personale del Corpo dei Vigili del Fuoco, che peraltro è l’unico Corpo ad avere un servizio di pronto intervento H24 in materia di soccorso pubblico”.
I rappresentanti sindacali dei vigili del fuoco hanno quindi chiesto spiegazioni ed invitato le autorità a coinvolgere i vigili del fuoco per il futuro.