L’AQUILA-“Nessuna responsabilità per il gestore e l’ente petrolifero per i rifornimenti di carburante annacquato in autostrada”. E’ quanto ha sostenuto il del Giudice di Pace di L’Aquila, dottoressa Giuliani, che ha rigettato la domanda di risarcimento danni di un automobilista, condannato anche al pagamento delle spese di giudizio in favore dei convenuti.
Il ricorrente lamentava che la sua autovettura fosse stata danneggiata per la presenza all’interno del serbatoio di gasolio annacquato, a seguito di un rifornimento effettuato presso una nota stazione di servizio autostradale sulla tratta dell’A24 L’Aquila-Roma, denominata . Valle Aterno Ovest / Nord. All’esito del giudizio, è emerso che le circostanze di fatto e la ricostruzione del denunciante non hanno portato a collegare l’inconveniente lamentato (la presenza di acqua all’interno dell’impianto di alimentazione) al rifornimento di carburante effettuato presso il distributore situato sulla A24, e, quindi, a condotte negligenti in capo al gestore ed all’Ente petrolifero.
“INTENTI SPECULTATIVE NELLA RICHIESTA DI RISARCIMENTO”
Inoltre, il giudice, ha sottolineato nella sentenzacome, genericamente, domande risarcitorie di questa natura siano per lo più “ improntate ad intenti chiaramente speculativi”, per una tipologia di danno “che, se realmente verificatosi, non è da porre in relazione ad un preciso rifornimento di gasolio che, peraltro, l’attore asserisce ma, in effetti, non riesce a provare”.
Nel procedimento il gestore dell’Area di Servizio è stato difeso dall’Avvoccato Alessandro Tomassoni del Foro dell’Aquila, mentre l’Ente petrolifero dagli Avvocati Federico Vecchio e Donatella Boccabella.