E’ solo una straordinaria formula di autorecupero sociale quella che è sotto gli occhi di tutta la città nell’area dismessa del Parco di Collemaggio. Dovrebbe essere nell’interesse di ogni amministratore che in città non vi siano strutture o spazi pubblici inutilizzati e che questi riescano a trovare una destinazione d’uso, a maggior ragione se la città in questione soffre il dramma sociale di un post terremoto.
Casematte è sbocciata nel Parco di un ex ospedale psichiatrico come un fiore che spunta dal letame.
Dal 2009 ad oggi sono state diverse le iniziative organizzate in quell’area recuperata: sulla ricostruzione e in alcune tra queste sono anche stato invitato come assessore al ramo, sul sociale, sulla salute mentale, sulle politiche di comunità. Senza contare le attività più strettamente ricreative.
I ragazzi di Casematte e tra questi figurano anche quei dodici che adesso sono chiamati a rispondere dell’accusa di invasione e occupazione di spazi pubblici, hanno curato persino i processi partecipativi necessari ad un coinvolgimento consapevole sia dei beneficiari che del territorio circostante.
Il Direttore Generale Silveri si spinge a chiedere loro addirittura una provvisionale di 50.000 euro per i danni. Credo che la città intera debba insorgere in difesa di questi ragazzi e chiedere i danni a Silveri: per abbandono e incuria di un’area sotto la sua diretta responsabilità.
assessore alla Ricostruzione