L’AQUILA – Gli storici impianti di risalita di Mamma Rosa alla Majelletta tornano nel novero delle stazioni sciistiche regionali destinate ad essere punto di riferimento del turismo invernale. A “riposizionare” gli impianti sulla mappa del sci italiano è un gruppo di giovani imprenditori che ha deciso di investire soldi, risorse, idee e innovazione in una struttura che era destinata, anche per le tante conflittualità locali, a rimanere emarginata e senza possibilità di sviluppo. “Majelletta We“, questo il nome del progetto, segna un punto di svolta non solo perché riporta sulla quella montagna l’attenzione dell’imprenditoria locale, ma anche perché, coraggiosamente, propone un nuovo modo di vivere lo sci e gli sport invernali.
“Di questi giovani – ha detto l’assessore al Bilancio, Carlo Masci – mi ha colpito l’entusiasmo e l’innovazione di idea turistica che hanno in mente per il territorio. Così come mi hanno colpito il loro amore che hanno per quella montagna, la grande capacità di sognare e il forte grado di innovazione del progetto di rilancio.
Tutte condizioni che possono far fare quel salto di qualità ad una stazione sciistica che rappresenta l’immagine più accattivante che può fornire l’Abruzzo sul mercato internazionale del turismo, e cioè di una regione nella quale si riesce a sciare guardando il mare”.
La nuova offerta turistica di Majelletta We prevede un panel che guarda a tutte le età ma con in mente le famiglie e i giovani. Il parco di Mamma Rosa, come hanno spiegato Francesca Primavera e Francesco Iubatti amministratori della società che ha rilevato gli impianti e che finora ha apportato capitali per 800 mila euro, sarà diviso in aree: da quella per gli sciatori, allo snowpark, dall’area per iniziative ed eventi a quella di accoglienza per i più piccoli fino alla degustazione della gastronomia locale. L’offerta quotidiana è poi affiancata dall’innovazione tecnologico-strutturale con un nuovo skilift di arroccamento, un punto vendita mobile, una Majelletta card e un servizio wi-fi su tutta l’area sciistica.
“La Regione – ha aggiunto Masci – deve fornire il giusto apporto alle idee innovative dei giovani. Con Majelletta We c’è la dimostrazione che la nuova generazione non solo è in grado portare innovazione e idee, ma anche di guidare – ha concluso Masci – un processo di riappacificazione di antichi rancori localistici che di fatto in tutti questi anni hanno bloccato lo sviluppo dell’area”.