L’AQUILA – Negli uffici dell’assessorato ai Lavori Pubblici, all’Aquila, si e’ tenuta oggi una riunione sull’utilizzo dei container ex sede Ater, siti in Valle Pretara, a cui hanno partecipato gli assessori regionali Angelo Di Paolo (politiche della casa) e Gianfranco Giuliante (protezione civile), il presidente della II commissione consilare LL.PP. Luca Ricciuti, l’amministratore unico dell’Ater dell’Aquila, Francesca Aloisi e il direttore della stessa Ater Venanzio Gizzi.
Ne da’ notizia lo stesso assessore Di Paolo. Dopo la discussione generale in cui l’amministratore Aloisi ha spiegato la volonta’ dell’Ater di andare incontro alle esigenze delle associazioni “senza polemiche e con il massimo della correttezza” e dopo aver ribadito che i terreni su cui giacciono i containers rientrano nel progetto dei contratti di quartiere e che quindi, se sbloccati i finanziamenti, gli stessi dovranno essere spostati, e’ stato concordato di emanare un avviso pubblico sul sito dell’Ater, per invitare le Associazioni di volontariato sociale, laiche ed ecclesiastiche, iscritte all’Albo regionale a voler fare richiesta formale dei container motivando le criticita’ in cui sono costretti ad operare.
Di Paolo ha riferito che alla riunione sono risultati assenti il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente ed il vicepresidente del Consiglio regionale Giorgio De Matteis.
LA RISPOSTA DI CIALENTE:”AL COMUNE AFFIDAMENTO IN COMODATO”
Immediata la risposta del sindaco Cialente:”Gentilissimi – lascia ad una nota il perchè dell’assenza alla riunione – seppur rammaricato di dover rinunciare al piacere di salutare l’Assessore Giuliante, i Consiglieri Regionali Giorgio De Matteis, Luca Ricciuti e le SS.VV., sono costretto, in nome di principi istituzionali e di “moralità” dell’azione politica e amministrativa, a declinare l’invito a partecipare all’odierna riunione per decidere sull’utilizzo dei container siti in Valle Pretara (ex sede ATER).
Non Massimo Cialente, ma il Sindaco dell’Aquila, a nome della municipalità, ne ha fatto richiesta per far fronte alla pressante domanda di associazioni ed istituzioni che chiedono spazi, ed alle quali il Comune dell’Aquila sta cercando di dare risposta secondo una graduatoria stilata con criteri di impatto sociale e di urgenza.
La lettera che ho inviato alle SS.VV. era tra l’altro giustificata nella richiesta, dal fatto che in questi anni, il Comune dell’Aquila si è fatto carico di tutti i problemi dell’ATER, sia quelli derivanti dai pesanti ritardi della ricostruzione, sia per le problematiche alloggiative indipendenti dal sisma, come nel caso di Via dei Verzieri. Impegno, questo, oneroso, carico di responsabilità personali per il Sindaco, volto anzitutto ad assistere decine e decine di nuclei familiari, ma anche per un senso di collaborazione istituzionale che purtroppo non vedo nell’ATER.
A riprova di quanto scrivo è che nella mia proposta parlavo di addivenire ad un comodato d’uso proprio in considerazione delle spese che il Comune sostiene per i residenti ATER abbandonati a sé stessi.
Prendo atto che così non è.
Non posso partecipare all’odierna riunione perché, di fatto, essa, priva di qualsiasi aspetto istituzionale, appare come un incontro tra i “maggiorenti locali” in una sorta di spartizione di spazi e locali.
Un incontro istituzionali sarebbe stato tra Comune dell’Aquila, Assessore ai Lavori Pubblici ed ATER.
Altre figure, seppur persone squisite, non hanno alcun senso a partire dall’Assessore alla Protezione Civile o, peggio, semplici Consiglieri Regionali.
Resto fermo nella mia richiesta di affidamento in comodato d’uso al Comune dell’Aquila di quei locali.
Se, al contrario, verranno spartiti tra esponenti locali della Regione, il Comune, in via di principio, in nome di un modo corretto di amministrare la cosa pubblica, preferisce non partecipare.
Trovo, comunque, tutto questo che sta avvenendo, frutto di una visione privatistica del Bene Pubblico, quella visione che ogni giorno fa scemare sempre di più la fiducia dei cittadini nei confronti della politica e delle Istituzioni”