L’AQUILA – L’inchiesta e gli arresti sui puntellamenti sono solo l’ultimo episodio che segna definitivamente il tramonto politico del Sindaco Cialente e della maggioranza che lo sostiene.
Solo venti giorni fa ponemmo con forza e quasi da soli il tema della legalità e della trasparenza a fronte della pubblicazione di alcune intercettazioni.
Facemmo delle richieste al Sindaco che non rispose se non con i soliti insulti nel tentativo di minimizzare la voragine della questione morale che ha sotto i piedi. Lo stesso inaccettabile atteggiamento lo assume anche oggi: sono singoli episodi, le indagini sono circoscritte, mi sento tradito. Non scherziamo, la responsabilità politica del Sindaco è gigantesca, gli indagati sono uomini da lui scelti prima e dopo in Giunta e ai vertici dell’amministrazione. Il Sindaco stesso mesi fa denunciò, con una clamorosa chiamata in correo, gli appetiti spartitori della sua maggioranza.
Il minimizzare, il non prevenire possibili conflitti di interesse, affidare ruoli delicati a chi ha già avuto a che fare con la giustizia, difendere l’indifendibile, sono il terreno di coltura in cui attecchisce il malaffare, per questo la reazione del Sindaco è pericolosa e irresponsabile.
Lo abbiamo sempre detto e oggi lo ripetiamo: quando le coalizioni vengono formate unicamente sulle spartizioni di potere il risultato non potrà che essere il saccheggio.
Per questo ognuno si assuma la responsabilità delle proprie scelte e delle proprie azioni: il Sindaco si dimetta per consentire alla città una nuova stagione politica legittimata da un rinnovato mandato popolare. Al di la delle inchieste abbiamo assolutamente bisogno di un cambio di passo per ricostruirci, cosi invece ogni giorno si inciampa. E non potrà che andare peggio.
Questa è l’ultima chiamata anche per i partiti e i consiglieri di maggioranza: avete ancora la possibilità di uno scatto di dignità, di capire che è necessario un cambiamento radicale. Non avete più
scusanti ormai, siete fuori tempo massimo, se non vi dissociate da questa Giunta siete e sarete complici di portare il nostro territorio alla rovina.
E’ giunto il momento di ricostruire la politica per rifondare la nostra città. E’ il mandato che abbiamo ricevuto, è’ quello che stiamo tenacemente tentando di fare con coraggio, passione e senza compromessi insieme a tanti uomini e donne.
Gli ultimi accadimenti impongono non solo a noi ma a tutta la parte sana della società un’ulteriore assunzione di responsabilità per riprendere in mano il nostro destino e vincere la sfida che la storia ci ha posto davanti. Ora, non domani.
Per queste ragioni, per queste urgenze richiediamo la convocazione immediata di un Consiglio comunale straordinario.
Appello per L’Aquila
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