L’AQUILA – Dalla professoressa Maria Grazia Cifone direttrice del Dipartimento di Medicina Clinica, Sanità Pubblica e Scienze della Vita, riceviamo e volentieri pubblichiamo. Le dichiarazioni di Massimo Cialente in merito al recente incontro avuto dalla Rettrice Prof.ssa Inverardi ed un gruppo di Professori Universitari con il Ministro Trigilia in assenza del Comune dell’Aquila per affrontare il tema della Ricostruzione della Città
appaiono ancor più gravi alla luce del ruolo che sarebbe stato assegnato all’Università nell’ambito della ridefinizione del “piano regolatore”, ambito tipicamente di competenza dell’Amministrazione comunale.
Alcuni giorni fa sono state riportate alcune dichiarazioni del Ministro Trigilia fra le quali: «E’ vero, debbo ammetterlo. E’ con i soggetti locali che bisognerebbe riprendere questo discorso, per legare il centro storico dell’Aquila a una visione complessiva, senza farsi imprigionare dal concetto di ricostruire tutto com’era e dov’era, realizzando anche interventi di architettura moderna.
Capisco che ognuno sia affezionato al ricordo della sua vecchia casa, ma gli interessi generali impongono altro. E il ruolo dell’Università, in questa prospettiva, può rivelarsi decisivo». Al di là dell’ovvia considerazione del ruolo determinante ed indiscusso che l’Università ha avuto, ha e, mi auguro, continuerà ad avere nella ricostruzione dell’Aquila, ora l’Università assumerebbe un ruolo che va oltre quelle che sono le “sue” mission e sostituendosi al Comune?
Aggiungo che la affermazione del Ministro Trigilia per quanto si legge sulla stampa e online «…. E sono stati sbloccati cinque milioni per l’università…» mi lascia interdetta perché appare quantomeno singolare che all’Università non si sappia che arriveranno 5 milioni di euro.
Da chi? Dal Ministero della Coesione Territoriale? Dai fondi della ricostruzione dell’Aquila come è avvenuto per il GSSI? E’ forse questo il motivo per cui la Rettrice ha proposto al Consiglio di Amministrazione di andare in “esercizio provvisorio” (prima volta nella storia del nostro Ateneo)?
E’ forse importante ricordare che la nostra Università ha ottenuto nel 2009 dal Ministero di riferimento (MIUR) un accordo triennale di programma, peraltro rinnovato per altri 3 anni che ha consentito alla nostra sede di affrontare la drammatica situazione post-terremoto che ha visto la inagibilità del 100% delle strutture dell’Ateneo.
E’ per me doveroso dichiarare, in qualità di membro del Senato Accademico, che tali “notizie” apprese dagli Organi di comunicazione, non sono neanche rientrate fra le comunicazioni della Rettrice nelle numerose sedute degli Organi Accademici.
Tantomeno, quindi, gli Organi Accademici sono stati invitati ad esprimersi in merito. Chiudo citando l’articolo 12 comma 1 dello STATUTO dell’Università: “Il Rettore rappresenta l’UAQ. È organo di governo dell’Ateneo, promuove e coordina l’attuazione delle decisioni e degli indirizzi espressi dal Senato Accademico e delle decisioni adottate dal Consiglio di Amministrazione”.