L’AQUILA – L’Abruzzo nella valutazione della performance dei servizi sanitari regionali rientra tra i dodici sistemi sanitari regionali. Sono i risultati a cui è pervenuto il progetto “Crea Sanità”, promosso dall’Università di Roma Tor Vergata e dalla Fimmg e realizzato con il contributo di aziende del settore e di un importante panel di esperti, “che ci colloca – spiega il Commissario per la Sanità Gianni Chiodi – all’ottavo posto in Italia, prima di Marche, Valle d’Aosta, Basilicata e le Province di Trento e Bolzano”. “Si tratta – prosegue il Commissario – di un buon risultato se si considera la disastrosa situazione finanziaria che l’Abruzzo ha ereditato, con elevati disavanzi accumulati negli anni e il blocco totale delle assunzioni nelle aziende sanitarie. Raggiungere il pareggio di bilancio e quindi la sostenibilità del sistema è stato un primo passo obbligato sia per poter assumere nuovo personale da sostituire a quello cessato sia per avere la disponibilità finanziaria necessaria per nuovi investimenti: nel solo biennio 2012-2013 sono stati infatti investiti 48 milioni di euro per il rinnovo delle attrezzature sanitarie”. Ma indicazioni positive sullo stato del sistema sanitario regionale arrivano anche dal Rapporto Oasi 2013 (Osservatorio sulle Aziende e il Sistema sanitario Italiano) a cura di Cergas e Sda Bocconi, reso pubblico in questi giorni. “La nostra spesa sanitaria pro-capite – spiega il Commissario Chiodi – nel 2012 è cresciuta dell’1,2% rispetto all’anno precedente, di cui il 32,7% speso per il personale, il 35,5% per beni e servizi, il 6,5% per la medicina convenzionata e il 9,5% per la farmaceutica convenzionata, percentuali superiori alla media nazionale. Al contrario, invece, abbiamo investito di meno nell’acquisto delle prestazioni dei privati”. Altro elemento che certifica le trasformazioni in atto riguarda i tempi di pagamento dei fornitori. ” Nel 2013 – aggiunge Chiodi – abbiamo erogato in favore delle Asl 476 milioni di euro e oggi l’Abruzzo ha una media di 139 giorni nel pagamento dei dispositivi medici, secondo i dati aggiornati a novembre di Assobiomedica, contro i 544 giorni del 2005, i 345 giorni del 2007 e i 286 giorni del 2008. Anche in relazione ai tempi di pagamento per i farmaci, secondo i dati di Farmindustria, con 153 giorni nel terzo trimestre 2012, siamo all’ottavo posto in Italia prima di regioni benchmark come Emilia Romagna e Veneto”. Il processo di trasformazione del sistema sanitario “richiede procedure complesse”. In questo senso, “stiamo costruendo la rete delle cure palliative, che tra l’altro ci ha permesso di aprire 5 nuovi hospice, la rete dell’emergenza-urgenza con cui abbiamo individuato tutta la rete dei presidi ospedalieri, dell’ emergenza territoriale e le modalità di integrazione delle stesse e la rete delle cure primarie con l’obiettivo di potenziare l’ospedale e renderlo d’avanguardia nella cura degli acuti, ma valorizzando la medicina del territorio con la costituzione di nuclei delle cure primarie sia in gruppo che in rete, di unità complesse cure primarie e di Ospedali di comunità”. “Il periodo del risanamento è concluso – sottolinea Chiodi -; ora dobbiamo costruire un sistema sanitario che garantisca ai cittadini qualità e sicurezza nel rispetto dell’appropriatezza delle prestazioni ma anche con una corretta allocazione delle risorse finanziarie per l’equilibrio del sistema. Quindi – conclude il Commissario -, è giusta l’affermazione degli economisti della Bocconi, secondo cui, la sfida della sostenibilità ha ragione di essere solo se è collegata con il cambiamento”.

Condivisione.

Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

  • Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666
  • Direttore responsabile: Christian De Rosa
  • Editore: Studio Digitale di Cristina Di Stefano
  • Posta elettronica:
  • Indirizzo: Viale Nizza, 10