L’AQUILA – Continua l’offensiva contro i furti messa in atto dalla Questura di L’Aquila. Nel corso della settimana si sono verificati una serie di furti di materiale edile all’interno di diversi cantieri della città. Per questa ragione la Questura di L’Aquila ha programmato una serie di servizi antifurto mirati a contrastare e prevenire questa particolare tipologia di reati contro il patrimonio.
In sede di analisi del fenomeno criminale sono state individuate una serie di aree considerate maggiormente a rischio e sono stati inviati tre equipaggi della Polizia di Stato al fine di vigilare i cantieri impegnati nella ricostruzione.
Gli operatori impegnati in questo servizio, inoltre, hanno preso contatti con i diversi responsabili dei lavori al fine di reperire eventuali segnalazioni utili a monitorare e ad avere esatta portata del fenomeno criminale.
I primi cantieri che sono stati oggetto di tale attività di controllo del territorio sono stati quelli del centro storico, area questa molto esposta al fenomeno dei furti di materiale edile.
Nel corso dei controlli sono state reperite diverse informazioni e segnalazioni che consentono di portare ad emersione alcuni fatti di reato che non sono stati denunciati e quindi permettono, di acquisire esatta portata del fenomeno criminale ai fini della predisposizione di servizi mirati di contrasto.
Nei prossimi giorni saranno monitorati altri cantieri presenti in altre zone della città già individuate.
Sempre nella scia del contrasto ai furti e ai reati contro il patrimonio, nella serata odierna è stata segnalata la presenza di tre individui sospetti presso il supermercato Gallucci.
Sul posto interveniva un equipaggio della Squadra Volante che intercettava tre cittadini di etnia rom privi di documenti.
Immediatamente questi venivano condotti in Questura dove venivano foto-segnalati accertando che gli stessi venivano da Aprilia (LT) e avevano numerosi precedenti penali per furto.
Per questa ragione venivano emessi nei loro confronti tre Fogli di Via Obbligatori in esecuzione dei quali non potranno fare rientro a L’Aquila per i prossimi tre anni.