L’AQUILA – Le disposizioni normative contenute legge 134/2012 e nella legge 43/2012 hanno determinato la fine dello stato di emergenza e definito l’avvio della gestione ordinaria nel rispetto del riparto delle competenze fra i singoli Enti Locali, sancito dall’art.114 e ss della Costituzione. Pertanto provengono dai 56
Comuni del cratere simico le scelte, gli indirizzi e la programmazione delle risorse destinate al recupero del patrimonio pubblico danneggiato dal sisma del 06/04/2009.
In questo articolato contesto è stato definito il documento di programmazione triennale 2013 – 2015 della Ricostruzione Pubblica dei comuni del Cratere, che vede gli enti locali quali soggetti attuatori di interventi per € 126.450.000,00 ripartiti in 60,2 milioni di euro per il 2013, 31,7 milioni di euro per il 2014 e 34,5 milioni di euro per il 2015. Già con le sole risorse di cassa disponibili dal mese di maggio del 2013, pari a 15,8 milioni di euro, sono stati avviati alcuni progetti ritenuti prioritari nel cratere, che si sono ad oggi
concretizzati in 15 bandi e altrettanti cantieri per un importo di oltre 5 milioni di euro.
A questi interventi, si sono sommati gli stanziamenti per 4 milioni di euro finalizzati a dare copertura
finanziaria ai bandi per la redazione dei piani di ricostruzione per quei comuni che ancora non erano provvisti di questo strumento di pianificazione economica, temporale ed urbanistica del processo di rinascita dei centri storici. Allo stato attuale, le risorse disponibili garantiscono copertura finanziaria ad oltre 150 interventi di Ricostruzione Pubblica nei Comuni del Cratere per la riparazione delle sedi comunali, dell’edilizia residenziale pubblica, dell’edilizia cimiteriale e delle infrastrutture pubbliche danneggiati dal sisma del 06/04/2009.
Rimangono inoltre ancora da finalizzare in specifici progetti, circa 12 milioni di euro per il 2014 e 34 milioni di euro per il 2015 che al momento sono destinati alla riparazione delle reti, delle infrastrutture, degli spazi pubblici e degli immobili comunali siti all’interno della perimetrazione definita dai PDR (Piani Di Ricostruzione). Attività non di poco conto sarà la messa in sicurezza del sottosuolo di alcuni borghi, in particolare laddove il sisma ha messo in evidenza la presenza di cavità sotterranee anche di notevole estensione sia naturali che antropiche che costituiscono una vulnerabilità per l’edilizia privata e le infrastrutture pubbliche.
Tutte le informazioni e il dettaglio degli interventi che verranno realizzati su ogni Comune, sono già reperibili al link http://www.usrc.it/RicostruzionePub01.aspx. Per agevolare e potenziare le attività di monitoraggio degli interventi, in questa fase si sta procedendo all’inserimento di tutte le informazioni nel geodatabase cartografico USRC, che rappresenta il collettore di tutte le informazioni sulle attività di ricostruzione, organizzate in un Sistema Informativo Territoriale su base GIS.