L’AQUILA – Il polo universitario di Coppito che ospita ogni giorno migliaia di studenti, si qualifica come uno dei poli fondamentali dell’Ateneo.Nonostante questo, negli ultimi anni si è notata un costante disattenzione da parte della Regione Abruzzo e dell’ADSU per quel che riguarda i servizi dedicati agli studenti; di questa disattenzione è testimonianza il Centro Polifunzionale ADSU di Coppito, lasciato in condizioni di inagibilità dal sisma del 2009 e su cui non c’è stata finora la minima intenzione di recupero da parte degli enti preposti.
La Regione ha confermato questo atteggiamento di disattenzione con l’approvazione dell’ultimo bilancio nel quale la voce relativa alla ristrutturazione della struttura è ancora a zero.
Per questo motivo L’UduAq ha voluto dare voce agli studenti che quotidianamente frequentano il polo di Coppito consegnando nella giornata di ieri, 5 febbraio, una petizione indirizzata a Regione Abruzzo e ADSU in cui chiediamo in maniera chiara garanzie sul recupero del Centro Polifunzionale, petizione sottoscritta da circa 600 studenti.
La struttura in questione, dotata di due sale studio, sala informatica, sala ricreativa e di una mensa ben più capiente della struttura provvisoria Algeco presente attualmente nel polo universitario, risolverebbe gran parte dei problemi della popolazione studentesca di Coppito, costretta dal 2009 a quotidiani sacrifici.
La situazione della mensa si è ormai fatta insostenibile; oltre a formare file chilometriche l’attuale struttura Algeco non è in grado di soddisfare i bisogni delle migliaia di studenti, che il più delle volte sono costretti a rinunciare a usufruire del servizio di ristorazione.
Riteniamo inaccettabile che, dopo ormai cinque anni, gli studenti aquilani debbano ancora vivere in una fase post-emergenziale caratterizzata dalla carenza di servizi per gli studenti universitari. Pertanto chiediamo ai due enti preposti, Regione Abruzzo e ADSU, di darci garanzie in merito al destino di questa struttura e rispondere quindi agli studenti che hanno firmato la petizione chiedendone la ristrutturazione.
Nota UDU